Cervello, ricerca Cnr: prime memorie artificiali fanno dialogare i neuroni

433

Per la prima volta memorie artificiali hanno fatto dialogare le cellule nervose (neuroni), mettendole in comunicazione come fanno i meccanismi naturali con i quali si collegano, chiamati sinapsi. Il risultato, pubblicato sulla rivista Advanced Materials Technologies, è stato ottenuto in Italia, dall’Istituto dei materiali per l’elettronica e il magnetismo del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Imem) e apre la strada per ripristinare le connessioni fra i neuroni danneggiate da incidenti o da malattie degenerative, attraverso nuove interfacce tra cervello e macchina e protesi di nuova generazione. Condotta in collaborazione con l’università russa di Kazan e con l’Istituto francese di Neurobiologia del Mediterraneo (Inmed), la ricerca è stata condotta nell’ambito del progetto “Madelena”, finanziato dalla Provincia di Trento e finalizzato a realizzare reti neurali capaci ai memorizzare e imparare grazie a sinapsi artificiali. A rendere possibile la sinapsi artificiale è un dispositivo, chiamato memristore, che conserva la memoria della corrente passata al loro interno proprio come fanno le sinapsi naturali quando permettono ai neuroni si svolgere funzioni importanti come ricordare e imparare. “I risultati dimostrano l’effettiva interfaccia funzionale ‘neurone-memristore-neurone’, in cui il dispositivo gioca il ruolo di una sinapsi, consentendo la comunicazione tra le due cellule in modo pressoche’ analogo a quanto avviene in natura”, ha rilevato Salvatore Iannotta, autore della ricerca con Silvia Battistoni, Victor Erokhin e Salvatore Iannotta. Si tratta di un passo in avanti decisivo perchè finora la tecnica più comune per ripristinare la comunicazione si basava sull’impianto di microelettrodi nel cervello.