Cgil, Schiavella apre il congresso di Napoli: Serve un piano organico per la crescita del Sud

72
In foto Walter Schiavella

“C’è una difficoltà del Mezzogiorno non solo nel riagganciare la ripresa ma anche nel recuperare il terreno perduto durante la crisi. Di fronte a questo servono politiche adeguate, politiche industriali capaci di supportare le nostre eccellenze, da Fca a Fincantieri, e politiche di inclusione sociale reali”. Ne è il segretario generale della Cgil di Napoli, Walter Schiavella, aprendo oggi alla stazione marittima il Quinto congresso della camera del lavoro metropolitana di Napoli, che si svolgerà fino a domani quando saranno eletti e convocati gli organismi per l’elezione del segretario generale. Schiavella, nella sua relazione, si rivolge direttamente al governo centrale, reo, secondo il segretario della Cgil partenopea, di non aver pensato a un “progetto organico di crescita del Mezzogiorno che sappia partire dalle citta’. Poi, chi amministra le citta’ – osserva Schiavella – ha la sua responsabilita’ nella mancata definizione di un piano organico che sappia sfruttare le grandi opportunita’ che esistono e che, se colte, possono creare un’occasione di crescita per il Sud”. In questo senso, la Cgil rilancia la piattaforma unitaria, realizzata insieme a Cisl e Uil, per l’area metropolitana in cui si chiede, tra l’altro, una spinta verso la rinascita “di Bagnoli e Napoli Est, la rivalorizzazione del centro storico e un piano per le periferie”, ricorda Schiavella, che nella sua relazione spiega di volersi “rimettere a disposizione” della Camera del lavoro metropolitano di Napoli “per proseguire il lavoro iniziato”.
Schiavella, arrivato a Napoli nel 2016 come commissario della Cgil locale, e’ stato eletto segretario metropolitano nel luglio del 2017 “e non intendo lasciare il lavoro a metà – spiega alla platea di 200 delegati Cgil -. Nel nostro futuro ci sono due strade: quella di rassegnarsi di fronte a un equilibrio finanziario oramai raggiunto ma che non da’ spazio alla crescita oppure quella di fare i conti con la realta’ ma senza rassegnazione e continuare a perseguire gli obiettivi che ci siamo dati a partire dal rilancio del nostro progetto di decentramento e dalla necessita’ di adeguare la nostra rappresentanza alle trasformazioni sociali e produttive”. La prima giornata del congresso si chiudera’ con l’intervento del segretario generale della Cgil Campania, Giuseppe Spadaro. Domani il dibattito prosegue sempre alla stazione marittima di Napoli e, a fine mattinata, e’ previsto l’intervento di Gianna Fracassi, segretaria nazionale Cgil, che chiuderà i lavori. A seguire, gli adempimenti congressuali con l’elezione degli organismi e la loro convocazione per l’elezione del segretario generale. La Cgil di Napoli è approdata al congresso sulla scorta delle 629 assemblee svolte nei luoghi di lavoro, che hanno coinvolto 94291 iscritti. I votanti sono stati 52667, il 55,86% degli iscritti.