“C’è una difficoltà del Mezzogiorno non solo nel riagganciare la ripresa ma anche nel recuperare il terreno perduto durante la crisi. Di fronte a questo servono politiche adeguate, politiche industriali capaci di supportare le nostre eccellenze, da Fca a Fincantieri, e politiche di inclusione sociale reali”. Ne è il segretario generale della Cgil di Napoli, Walter Schiavella, aprendo oggi alla stazione marittima il Quinto congresso della camera del lavoro metropolitana di Napoli, che si svolgerà fino a domani quando saranno eletti e convocati gli organismi per l’elezione del segretario generale. Schiavella, nella sua relazione, si rivolge direttamente al governo centrale, reo, secondo il segretario della Cgil partenopea, di non aver pensato a un “progetto organico di crescita del Mezzogiorno che sappia partire dalle citta’. Poi, chi amministra le citta’ – osserva Schiavella – ha la sua responsabilita’ nella mancata definizione di un piano organico che sappia sfruttare le grandi opportunita’ che esistono e che, se colte, possono creare un’occasione di crescita per il Sud”. In questo senso, la Cgil rilancia la piattaforma unitaria, realizzata insieme a Cisl e Uil, per l’area metropolitana in cui si chiede, tra l’altro, una spinta verso la rinascita “di Bagnoli e Napoli Est, la rivalorizzazione del centro storico e un piano per le periferie”, ricorda Schiavella, che nella sua relazione spiega di volersi “rimettere a disposizione” della Camera del lavoro metropolitano di Napoli “per proseguire il lavoro iniziato”.
Schiavella, arrivato a Napoli nel 2016 come commissario della Cgil locale, e’ stato eletto segretario metropolitano nel luglio del 2017 “e non intendo lasciare il lavoro a metà – spiega alla platea di 200 delegati Cgil -. Nel nostro futuro ci sono due strade: quella di rassegnarsi di fronte a un equilibrio finanziario oramai raggiunto ma che non da’ spazio alla crescita oppure quella di fare i conti con la realta’ ma senza rassegnazione e continuare a perseguire gli obiettivi che ci siamo dati a partire dal rilancio del nostro progetto di decentramento e dalla necessita’ di adeguare la nostra rappresentanza alle trasformazioni sociali e produttive”. La prima giornata del congresso si chiudera’ con l’intervento del segretario generale della Cgil Campania, Giuseppe Spadaro. Domani il dibattito prosegue sempre alla stazione marittima di Napoli e, a fine mattinata, e’ previsto l’intervento di Gianna Fracassi, segretaria nazionale Cgil, che chiuderà i lavori. A seguire, gli adempimenti congressuali con l’elezione degli organismi e la loro convocazione per l’elezione del segretario generale. La Cgil di Napoli è approdata al congresso sulla scorta delle 629 assemblee svolte nei luoghi di lavoro, che hanno coinvolto 94291 iscritti. I votanti sono stati 52667, il 55,86% degli iscritti.