Change the World Model, 5mila studenti da tutto il mondo

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Cinquemila studenti provenienti da 142 Paesi. Sono numeri record quelli di Change the World Model UN New York, il più prestigioso tra tutti gli eventi legati al CWMUN World Program: il programma che prepara gli aspiranti ambasciatori del futuro e li porta per alcuni giorni a New York, la capitale della diplomazia mondiale, per rappresentare gli Stati membri delle Nazioni Unite. Dal 24 al 26 marzo, dunque, nella città che non dorme mai è’ stato facile incontrare ragazze in tailleur e ragazzi in giacca e cravatta che, malgrado l’età giovanissima (ci sono anche quattordicenni) sembrano davvero presi dal loro compito e magari, tra un hot-dog e una coca cola, preparano “risoluzioni” per discutere della pace nel mondo. E di molto altro. Anche quest’anno a Change the world erano  attesi ospiti internazionali di primissimo piano della politica e della diplomazia mondiale, ma anche sportivi che ci hanno fatto sognare nel recente passato: uno di questi è sicuramente Zbigniew Boniek, già campione di Juventus e Roma, poi allenatore e adesso ai vertici del calcio polacco. Con lui gli studenti parleranno sicuramente di sport ma anche di guerra, visto che la Polonia confina con l’Ucraina e spesso i boati delle bombe si sono avvertiti anche da quelle parti. Altri grandi ospiti sono stati annunciati dall’organizzazione: si tratta del presidente del Milan Paolo Scaroni, già ad dell’Eni e dell’Enel, l’ex presidente della Serbia Boris Tadic, il sindaco di Firenze Dario Nardella e il rappresentante permanente alle Nazioni Unite per l’Italia Maurizio Massari.  E ancora la 18enne campionessa di scherma Mariaclotilde Adosini, giovane talento della scherma protagonista di un grande gesto di fair play lo scorso febbraio durante una tappa della Coppa del Mondo Under 20 di spada femminile. La schermitrice azzurra aveva vinto il suo assalto ma grazie a un errore dell’arbitro. Allora ha deciso di rinunciare alla vittoria e di consentire alla sua avversaria di tornare a gareggiare. Nella ripetizione del match la giovane azzurra ha perso, ma alla fine del torneo tutto il pubblico le ha dedicato una lunga stading ovation. A New York anche il ministro GuidoCrosetto, il sindaco di Kiev Vitalij Klycko, il ministro polacco Przemyslaw Czarnek, Myrta Merlino, Federico Rampini, Maria Latella, il direttore di Limes Lucio Caracciolo e Salvatore Carrubba. Uno dei temi principali dell’edizione 2023 e’ l’IA, l’intelligenza artificiale. Il futuro con l’IA è un mondo che sta prendendo forma sotto i nostri occhi, spiegano gli organizzatori. L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il modo in cui viviamo e lavoriamo, e le sue applicazioni sono sempre più diffuse.In questo mondo del futuro, le macchine intelligenti saranno in grado di prendere decisioni autonome e di eseguire compiti che oggi richiedono la presenza umana. Ad esempio, i veicoli autonomi saranno in grado di guidarsi da soli, i robot potranno lavorare in fabbrica senza la supervisione umana e i sistemi di intelligenza artificiale potranno gestire intere città. Altro tema importante sarà la questione femminile in Iran ed Iraq. Una vicenda complessa e multifattoriale che dipende da diversi fattori storici, culturali, religiosi, sociali e politici. In Iran  neanche con l’Ambasciatore Giuseppe Perrone si è potuto approfondire, perché non è vero che le donne hanno fatto importanti progressi in termini di istruzione e partecipazione alla forza lavoro, nonché di rappresentanza politica. Tuttavia, restrizioni e discriminazioni persistono, soprattutto riguardo a questioni come l’abbigliamento, la libertà di movimento e di espressione, e l’accesso a certi posti di lavoro e carriere. In Iraq, le donne hanno dovuto affrontare molte difficoltà e violenze durante i decenni di conflitto e instabilità politica, compresa la violenza sessuale e la discriminazione basata sul genere. Anche qui, tuttavia, ci sono state alcune conquiste importanti, come la partecipazione alle elezioni e l’accesso all’istruzione. “I nostri delegati – spiegano gli organizzatori – avranno modo di discutere e confrontarsi per trovare la soluzione migliore e per creare un vero cambiamento”. “Change the World vuole affermare un modello di sviluppo sostenibile del pianeta fondato sui valori della democrazia e della tolleranza, contribuendo alla formazione consapevole dei leaders di domani” spiega il presidente dell’Associazione “Diplomatici”, che organizza l’evento, Claudio Corbino. “Partecipare significa viaggiare per scoprire Paesi e culture lontane, conoscere studenti provenienti da ogni parte del pianeta che hanno i nostri stessi sogni e ambizioni, e lavorare con loro creando insieme proposte innovative che possono davvero cambiare il mondo in cui viviamo”. “In questo modo – continua Corbino -si cresce e si impara a relazionarsi anche con chi la pensa in maniera diversa. Si scoprono i propri talenti e si migliora il proprio inglese. Si diventa cittadini del mondo. Ci si appassiona alle importanti tematiche che vengono trattate, così che alla fine del percorso, tanti ragazzi capiscono in cosa davvero vogliono impegnarsi”. Il Change the World Model UN New York non è soltanto un evento, ma unpercorso formativo completo – per un totale complessivo di circa 80 ore – che trova il suo momento culminante proprio nella partecipazione degli studenti al Forum di NYC.