Chiesa, a Stresa i Simposi Rosminiani Straordinari

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Si terranno dal 21 al 25 agosto al Palazzo dei Congressi di Stresa, sul Lago Maggiore, i Simposi Rosminiani Straordinari, organizzati dal Centro Internazionale di Studi Rosminiani di Stresa con il patrocinio e il sostegno di Regione Piemonte, Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, Città di Stresa, Conferenza Episcopale Italiana, Fondazione Cariplo, Fondazione CRT, Rosmini International Campus e Rosmini Institute, Pastore Roberto (financial advisor) e Federici Attilio (wealth advisor). Nati come Cattedra Rosmini nel 1967 per iniziativa del filosofo Michele Federico Sciacca, all’indomani della nascita del Centro Internazionale di Studi Rosminiani, per offrire ai partecipanti lezioni e riflessioni sul pensiero rosminiano, nel 2000 divennero i Simposi Rosminiani per sottolineare il carattere di apertura a orientamenti e argomenti diversi che nel frattempo l’evento aveva assunto. I Simposi Rosminiani Straordinari, che si terranno per la prima volta quest’anno e per i prossimi sei anni, presenteranno al mondo ecclesiastico e laico la figura di Rosmini a tutto tondo – come sacerdote, religioso, filosofo, scrittore, teologo, letterato, uomo di cultura e patriota – in vista del secondo centenario della fondazione dell’Istituto della Carità (Rosminiani). Nel corso della prima giornata del 21 agosto, dopo i saluti istituzionali, don Eduino Menestrina, direttore del Centro Internazionale di Studi Rosminiani, presenterà il primo Corso dei Simposi Rosminiani Straordinari, il cui argomento sarà “Rosmini e l’Italia: storia, cultura, religione”. Alle ore 17 Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione attività produttive, commercio e turismo della Camera dei Deputati, introdurrà i lavori con un intervento su Rosmini e l’Italia ieri e oggi. A conclusione della prima giornata, alle ore 18, padre Ludovico Maria Gadaleta, direttore della Biblioteca del Centro Internazionale Studi Rosminiani di Stresa, presenterà gli Scritti autobiografici. Diari (edito da Città Nuova) di cui è curatore e che conclude l’edizione nazionale e critica. L’opera ricopre un arco temporale di quasi 58 anni della vita del teologo e conclude l’Edizione Nazionale e Critica, voluta nel 1975 dal filosofo Michele Federico Sciacca per ripubblicare tutte le opere edite e inedite di Antonio Rosmini con l’aggiunta di un appropriato apparato critico-storiografico. “Un poderoso sforzo che, in mezzo secolo, ha prodotto 60 volumi in 66 tomi,” dichiara Gadaleta. “I Diari ci restituiscono un Rosmini più autentico e più umano. Tra gioie e dolori, successi e incomprensioni, rimane certa quella intuizione avuta a sedici anni e registrata nel Diario personale: ‘conobbi che non vi era altra vera sapienza che in Dio’. I Simposi sono l’evento culturale più alto dell’anno rosminiano. Sono un momento di confronto e dialogo tra il pensiero rosminiano e la cultura contemporanea. Tornare a Rosmini è urgente oggi più che mai, perché il pensiero di Rosmini nella sua interezza e completezza ha ancora molto da dire all’uomo di oggi, alla Chiesa, alla Società civile”.

Con il patrocinio e il sostegno di le giornate di studi, che si terranno al Palazzo dei Congressi di Stresa, proseguiranno fino a venerdì 25 agosto e vedranno la partecipazione di relatori di chiara fama provenienti dal mondo istituzionale, ecclesiastico e accademico: martedì 22 agosto, giornata dedicata alla storia, con gli interventi degli storici Jacopo De Santis ed Ernesto Galli della Loggia al mattino, mentre al pomeriggio interverranno Maria Gabriella di Savoia, il direttore del Museo Accorsi-Ometto di Torino Luca Mana e Aldo Alessandro Mola dell’Università di Milano. Mercoledì 23 agosto la giornata di studi sarà interamente dedicata all’arte, con la partecipazione al mattino della storica dell’arte Elisabetta Rizzioli e di Andrea Spiriti dell’Università dell’Insubria di Varese-Como, e al pomeriggio di Federica La Manna (Università della Calabria) e del critico d’arte e sottosegretario della Cultura Vittorio Sgarbi; concluderà la giornata un percorso storico-artistico alla Villa Ducale di Stresa, sede del Centro Internazionale di Studi Rosminiani, con padre Ludovico Maria Gadaleta e Maria Paola Ruffino, conservatore di Palazzo Madama. Il tema della giornata di studi di giovedì 24 agosto sarà invece l’economia: parteciperanno Ettore Gotti Tedeschi, già presidente dello IOR e docente di Etica della Finanza all’Università Cattolica del S. Cuore, Alberto Mingardi (Università IULM), Rocco Pezzimenti (Lumsa di Roma), e Giovanni Maria Vian, già direttore dell’Osservatore Romano e ordinario filologia patristica presso l’Università La Sapienza di Roma.

I Simposi si concluderanno venerdì 25 agosto con Giovanni Carlo Federico Villa, direttore di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, una relazione sul compimento dell’edizione nazionale e critica delle opere di Antonio Rosmini da parte di Samuele F. Tadini, referente scientifico del Centro Internazionale Studi Rosminian di Stresa, cui seguiranno un intervento di Daniela Ruffino, membro della Camera e i saluti finali di don Eduino Menestrina. “Si può dire che in una vita non lunghissima Rosmini abbia realizzato tre ‘missioni’ non facili e di non poco impegno: come scrittore, è stato autore di una nuova ‘enciclopedia cristiana’ in 65 tomi; come fondatore, ha dato con il patrocinio e il sostegno di origine a un istituto religioso con un ramo maschile e uno femminile; come formatore e consigliere spirituale, culturale e organizzativo, ha intrattenuto una rete sterminata di relazioni attraverso una corrispondenza di circa 11.000 lettere” afferma don Eduino Menestrina. “Il Centro Studi Rosminiani di Stresa, voluto nel 1966 da Michele Federico Sciacca, è nato come custode della figura, della memoria e degli insegnamenti di Rosmini. Esso per natura e missione rimane l’unico interprete e garante della corretta interpretazione del pensiero rosminiano”.

in foto ritratto di Antonio Rosmini (Hayez, 1853)

Istituito nel 1966 dai padri Rosminiani e per iniziativa di Michele Federico Sciacca, con sede nel Palazzo Bolongaro o “Villa Ducale” di Stresa, dove Rosmini trascorse i suoi ultimi cinque anni di vita, il Centro Internazionale di Studi Rosminiani fu ufficialmente riconosciuto nel 1968. Offre ai visitatori e agli studiosi provenienti da tutto il mondo un Museo di ricordi rosminiani; la camera dove Rosmini si spense l’1 luglio 1855; l’Archivio Storico dell’Istituto della Carità; una Biblioteca di circa centodiecimila volumi, tra le più complete del Piemonte sulle opere del Settecento e Ottocento; una Casa editrice (Sodalitas); una Foresteria in grado di ospitare studiosi. Il Centro cura inoltre due periodici (Rivista rosminiana di filosofia e di cultura e Charitas), l’edizione critica delle opere di Rosmini in collaborazione con l’Istituto di Studi Filosofici, la promozione del pensiero rosminiano nel mondo, convegni e corsi di alta cultura, tra cui noti sono i corsi dei “Simposi”, che si tengono annualmente a Stresa ad agosto per promuovere il pensiero di Antonio Rosmini e di trattare, alla luce dei principi rosminiani, le più vive istanze contemporanee, e ai quali partecipano annualmente più di 200 studiosi. La biblioteca del Centro è attualmente composta da circa 100.000 volumi e 300 periodici correnti e si è formata attraverso il vario confluire di fondi e donazioni – tra le quali le biblioteche dei rosminiani di Stresa e di Domodossola e quella di Michele Federico Sciacca – e viene continuamente aggiornata. Oltre a conservare tutto ciò che riguarda Rosmini e il mondo rosminiano, contiene documenti che interessano gran parte della vita dell’Ottocento e del Novecento italiani.