Chissà se lo terranno in vita o lo uccideranno loro

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La genialità di Casaleggio va riconosciuta e rispettata, indipendentemente dal giudizio e dalle opinioni che ognuno ha sulle sue iniziative. Lascia, ancora giovane, un movimento politico che lo mette sullo stesso piedistallo di Gramsci e Don Sturzo. Bisogna riconoscergli il merito di avere ringiovanito le istituzioni, forse anche troppo, tentato di moralizzare una società deviata e ridato speranza ai dimenticati. Anche da parte di chi, come me, non ne condivideva il pensiero, sarebbe un gesto nobile alzarsi in piedi e togliersi il cappello. Gli uomini come lui non sempre muoiono del tutto. Le sue idee possono sopravvivere e addirittura crescere. Dipenderà da coloro in cui riponeva fiducia. Se decideranno di continuare da soli, finirà come con la caduta del Muro di Berlino, quando tutti scapparono verso altri lidi. Potrebbero cercare, però, chi possa migliorarne l’opera. Ma seppure costui esistesse, probabilmente gli eredi lo accopperebbero.

Le mie riflessioni sono al di sopra delle ideologie e dei partiti. Se ti piacciono, divulgale, trasmettendole ai tuoi amici. Se, invece, non ti interessano o addirittura ti disturbano, non avere l’imbarazzo di farmelo sapere francamente con una email di risposta.

Più sotto la copertina del mio ultimo libro che ti suggerisco di leggere e, se ti piace, di diffondere. È anche un regalo utile da fare a un amico. In libreria costa 18€. Richiedendolo a www.ibs.it, www.armando.itwww.amazon.com, 15,30€ (spese postali comprese).

o la borsa o la vita

Un caro saluto, Roberto Tumbarello