Cibi mediterranei, regole kosher
Ok Italy punta al mondo ebraico

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Prodotti della dieta mediterranea realizzati nel rispetto dei canoni dettati dalla ultramillenaria cultura alimentare ebraica. Il progetto è dell’imprenditore napoletano Massimo Vernetti e Prodotti della dieta mediterranea realizzati nel rispetto dei canoni dettati dalla ultramillenaria cultura alimentare ebraica. Il progetto è dell’imprenditore napoletano Massimo Vernetti e ha per obiettivo la promozione e la diffusione nel mondo di alimenti cosiddetti kosher (il termine ebraico sta per “conforme alla legge”) e cioè prodotti seguendo le regole dietetiche prescritte nella Bibbia. Di qui l’accordo con l’agenzia americana Ou (Orthodox Union, con sede a New York), il più grande centro mondiale per la certificazione kosher di prodotti alimentari (Ou garantisce ogni anno oltre 400 mila prodotti provenienti da 6 mila stabilimenti in ottanta paesi). Quello dei prodotti kosher, legato com’è alla presenza di comunità ebraiche in Europa e nel Nord America, è un mercato di vaste dimensioni. E la certificazione è uno strumento di marketing fondamentale per le aziende che puntino a vendere questo tipo di cibi alla grande distribuzione. Soltanto negli Usa vi sono circa 500.000 consumatori di religione ebraica che acquistano solo alimentari kosher durante tutto l’anno. Un altro milione di consumatori ebrei acquista tali prodotti con frequenza varia. Poi vi sono 7 milioni di vegetariani che acquistano prodotti kosher che garantiscono i prodotti senza carni e grassi animali. Il patto siglato a Venezia – a margine della cerimonia ufficiale per l’investitura a rabbino capo di Venezia di Rav Scialom Bahbout – prevede un “rapporto privilegiato”, sorta di corsia preferenziale, delle società Ok Italy dell’imprenditore Massimo Vernetti e di Eccellenze Campane del gruppo Adler di Paolo Scudieri con l’Agenzia Ou. Obiettivo: ottenere “in tempi sicuri la certificazione che contraddistingue la conformità dei cibi cui si applicano i principi della tradizione biblica”. L’intesa è stata firmata oltre che dai patron di Ok Italy e Adler, dal direttore generale della Ou, Rav Menachem Genak dal presidente del Cnr, Luigi Nicolais alla presenza del rabbino capo di Venezia Bahbout e dell’architetto Fabrizio Gallichi, esponente di spicco della comunità ebraica partenopea. Non è la prima volta che l’imprenditore napoletano, noto soprattutto per aver rivoluzionato la filosofia della sosta urbana (è il presidente del gruppo Quick no problem parking che ha realizzato parcheggi avveniristici in molte città italiane), si cimenta in iniziative che puntano a creare un mercato attraverso format produttivi innovativi. E non è un caso che giovedì scorso Massimo Vernetti abbia ricevuto a Milano (a Palazzo Mezzanotte in Piazza degli Affari) da Az Franchising il premio Best Innovative Format, assegnato ai “format che sono stati capaci di creare un nuovo mercato”.