Cibus, Coldiretti: Agroalimentare, boom dell’export (+18%). Prandini: I falsi made in Italy valgono 120 mld

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Aumentano del 18% le esportazioni alimentari nel 2023 che fanno segnare un nuovo record dopo il massimo storico di 60,7 miliardi di euro registrato lo scorso anno grazie ai prodotti simbolo della dieta mediterranea come pasta e ortofrutta fresca che salgono sul podio delle specialità italiane più venduti all’estero. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sui dati Istat a gennaio diffusa in occasione del Cibus che apre domani. A livello generale la Germania resta il principale mercato di sbocco dell’alimentare con un valore di 9,4 miliardi nel 2022 davanti agli Stati Uniti con 6,7 miliardi che superano di misura la Francia che si piazza al terzo posto 6,6 miliardi. A preoccupare è l’agropirateria mondiale nei confronti dell’Italia che ha raggiunto un fatturato di 120 miliardi con in testa alla classifica dei prodotti più taroccati, secondo la Coldiretti, i formaggi a partire dal Parmigiano Reggiano e dal Grana Padano con la produzione delle copie che ha superato quella degli originali. “Il contributo della produzione agroalimentare Made in Italy alle esportazioni e alla crescita del Paese potrebbe essere superiore con uno stop alla contraffazione alimentare internazionale”, dice il presidente della Coldiretti Ettore Prandini sottolineando che “serve cogliere l’opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale e agire sui ritardi strutturali dell’Italia sbloccando tutte le infrastrutture per migliorare i collegamenti tra Sud e Nord del Paese”.