Roma, 28 mar. (AdnKronos) – “Intervenire a supporto delle start-up è sicuramente opportuno ma non sufficiente per consentire uno sviluppo concreto di quell’economia reale da troppo tempo disattesa e non supportata. Bisogna intervenire con una rivisitazione totale del modello di credito in Italia partendo da una diversa applicazione e funzionalità e condizionamento del merito creditizio, dei sistemi di garanzia, dal sostegno dei nuovi sistemi di gestione del credito che fanno riferimento alla Fintech, nonché nella creazione di un Fondo per lo sviluppo delle Pmi”. Così il presidente della Fondazione Centro Studi di Valore Impresa, Gianni Cicero in occasione del tavolo organizzato alla Camera dei Deputati e promosso dalla Fondazione Centro Studi di Valore Impresa, network nazionale che rappresenta le piccole imprese e i professionisti.
L’Italia, sottolinea Cicero, “è un Paese in difficoltà perché mancano le capacità di identificare modelli economici che vanno completamente rivisitati. È inutile continuare a pensare che normando e legiferando a supporto della grande Azienda si possano creare effetti conseguenti sulle pmi”.
“Abbiamo bisogno di provvedimenti specifici per il rilancio dell’economia italiana, che passa tramite il consolidamento delle pmi e non nel considerare gli interessi oligarchici delle grandi Aziende e della Finanza speculativa”, aggiunge. Proprio da tali considerazioni, sottolinea, “nascono le proposte, perché dopo anni di assordanti silenzi bisogna dar voce alla necessità di cambiamento, bisogna cambiare il trend che vede il boicottaggio dello sviluppo di molti a favore degli interessi e delle speculazioni di pochi. Quello che abbiamo vissuto negli ultimi anni con la speculazione e gli incroci tra banche, investitori e speculatori internazionali in merito ai cosidetti NPL (Non Performing Loans) è sinceramente vergognoso”, conclude Cicero.