Sanremo, 8 feb. (AdnKronos) – Il ciclone Virginia Raffaele si abbatte su Claudio Baglioni, che sta al gioco e ricambia persino un’imitazione. L’attrice rinuncia ai travestimenti e sale dalla platea sul palco dell’Ariston nei panni di se stessa, per raggiungere il direttore artistico: “Ho comprato il biglietto, l’ho preso a luglio che costa di meno. Ho pensato che quest’anno me lo guardo in poltrona. Mi metto vicino al direttore generale della Rai. Tanto chiudete alle due di notte e io mi addormento tra le braccia di Orfeo”, esordisce Virginia.
Poi scompiglia con un soffio il “ciuffetto di Baglioni” e comincia ad esaltare le doti del Baglioni “sex symbol”: “Ci sono più milf all’Ariston quest’anno che alle terme di Saturnia”. Ma i complimenti approdano tutti a battute sull’età avanzata: “Dovevi fare Sanremo perché il mare ti fa bene alle ossa… Tu in realtà sei come il vino che ogni anno che passa invecchia. Tutti a dire Favino che bello ma qui c’abbiamo la storia del Novecento. Sei così elegante, sembri lo zio di Gianluca Vacchi. Che bello che hai invitato anche la tua prima fidanzatina, quella che balla con Lo Stato Sociale”. Baglioni tenta una difesa: “Ma che so’ complimenti questi?”. “Non ti lamentare, tutti ti vigliono bene: la Rai ti ha dato il festival, Mediaset la badante svizzera”, dice la Raffaele prima di fare un’esilarante imitazione della voce di Michelle Hunziker che saluta il pubblico in galleria: “Ciao povery!”. Poi accenna anche la Vanoni (“di là c’è Gino, abbiamo fatto l’amore io e Gino…”). Scherza sui concorrenti non più giovanissimi e sulle nuove regole di questo festival: “Certo chiedere a Riccardo Fogli di durare quattro minuti…”. E ancora: “Questa cosa degli ologrammi sul palco è bellissima. Non vedo l’ora di vedere Mina perché Red Canzian sembrava vero…”. Il finale, come per tutti gli ospiti, è cantato. Questa volta sulle note di ‘Canto anche se sono stonata’. Ma per convincere Virginia a cantare, Baglioni è costretto ad imitare.