Cina e India, tensioni diplomatiche a causa del Covid-19

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In foto Vikram Misri

Dopo l’incrudirsi del numero totale crescente delle vittime del Covid-19 in India, la Cina sta pianificando l’evacuazione dei suoi cittadini dall’India, a causa di una diffusione devastante ed imprevista diffusione dell’epidemia di coronavirus in territorio indiano. Lo ha reso noto l’Ambasciata  Indiana a Pechino di cui l’Ambasciatore Viktam Misri ; peraltro ribadita anche da quella cinese a Nuova Delhi. I cinesi intenzionati ad avvalersi dei voli speciali sono stati invitati a registrarsi entro il 27 maggio mattina, dichiarando le loro condizioni di salute. Non è stato precisato quando saranno effettuati i rimpatri né quanti passeggeri saranno trasportati. Si fa riferimento a persone – studenti, imprenditori e turisti – in difficoltà e con l’esigenza urgente di tornare in patria. Riguardo alle modalità, è stato specificato che i rimpatriati dovranno sostenere le spese per il periodo di quarantena. Anche l’India ha evacuato i suoi connazionali da Wuhan, primo focolaio della pandemia, a febbraio, nella fase più acuta. L’annuncio odierno dell’ambasciata cinese, però, cade in un momento delicato per le relazioni bilaterali. La scorsa settimana, infatti, testate di entrambi i paesi – il quotidiano cinese “Global Times” e l’indiano “The Times of India” – hanno riferito di tensioni ai confini, in particolare del rafforzamento dello schieramento di truppe nella Valle del Galwan. Sono seguite dichiarazioni da parte dei ministeri degli Esteri, attraverso i portavoce. Il cinese Zhao Lijian ha detto che “la posizione della Cina sulla questione del confine Cina-India è coerente e chiara” e che “ci sono consultazioni e canali diplomatici tra le parti”. “Esortiamo la parte indiana a collaborare con noi, a rispettare l’importante consenso della nostra leadership, a rispettare gli accordi firmati, ad astenersi da azioni unilaterali che complichino la situazione”, ha affermato. L’indiano Anurag Srivastava ha negato attraversamenti della linea effettiva di controllo (Lac) da parte indiana e accusato la Cina di ostacolare “i normali programmi di pattugliamento dell’India”; ha assicurato che Nuova Delhi ha “un approccio molto responsabile” e si attiene ai protocolli esistenti e ha concluso che “le parti hanno stabilito meccanismi per risolvere tali situazioni pacificamente attraverso il dialogo” e che “rimangono impegnate l’una nei confronti dell’altra ad affrontare ogni questione con immediatezza”. Sempre secondo le indiscrezioni della stampa, al momento non sono stati registrati progressi.