Cipe, “criticità insuperabili” per 17 opere al Sud: c’è il taglio dei fondi

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Al Sud 17 cantieri finanziati con 121,7 milioni di euro dal Fondo sviluppo coesione permangono in situazione di criticità “non superabili”: per 11 di questi le Regioni hanno dichiarato la volontà di definanziamento (pari a 107,7 milioni di euro) e riprogrammazione; per i rimanenti 6 interventi (per un ammontare di 14,1 milioni di euro) la situazione rimane “critica” quindi il Cipe ha ridotto le assegnazioni per un ammontare pari alla quota Fsc allocata sugli interventi (pari appunto a 14,1 milioni di euro) che sarà riassegnata alle Regioni per una riprogrammazione. È quanto disposto da una delibera del Cipe pubblicata in Gazzetta ufficiale, conseguente ai risultati del rapporto finale predisposto dall’Unità di verifica degli investimenti pubblici (Uver) di palazzo Chigi sullo stato di avanzamento degli interventi finanziati con le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate 2000-2006. “Le regioni – si legge nella delibera in Gazzetta ufficiale – riprogrammeranno, con le modalità previste dalla delibera n. 41/2012, l’ammontare complessivo di 121,7 milioni di euro, relativo ai 17 interventi, in situazione di criticità”.

11 opere in corso di programmazione

Vediamo ora gli 11 cantieri per cui già è in corso una riprogrammazione delle risorse da parte delle Regioni, pari a 107.665.619,41 euro dal Fondo sviluppo e coesione.

Campania (9,5 milioni di fondi riprogrammabili)

Strada di collegamento Polo orago di Torre del Greco-A3 (costo totale 2,482 milioni, 1 milione di quota Fsc riprogrammabile); Sistemazione idraulica del fiume Tanagro (costo totale di 3 milioni, riprogrammabili); Riqualificazione delle aree di accesso alla selva di Chiaiano dal tirone e dal belvedere delle cave (4 milioni in corso di riprogrammazione); Restauro del duomo e del museo di Ravello (1,5 milioni in corso di riprogrammazione).

Molise (1 milione di fondi riprogrammabili)

Interventi per il sostegno e il mantenimento del livello occupazionale.

Puglia (6,5 milioni di fondi riprogrammabili)

Realizzazione degl porto turistico di San Catalodo, in provincia di Lecce (costo totale 23 milioni di euro, di cui 6,5 milioni di risorse del Fsc in corso di riprogrammazione).

Sardegna (50,862 milioni di fondi riprogrammabili)

Lavori di ammodernamento della SS Sassari-Olbia e adeguamento tra Olbia e la SS 131.

Sicilia (39,802 milioni di fondi Fsc riprogrammabili)

Ottimizzazione delle risorse idriche-scorporo, trattamento e riutilizzo delle acque dolci; Manutenzione straordinaria degli schemi idrici a servizio dell’area industriale; depurazione delle acque e reti di fognatura.

6 opere con riduzione delle assegnazioni

Di seguito i 6 interventi per cui è intervenuta la delibera del Cipe con la riduzione delle assegnazioni per 14 milioni di euro, riassegnati alle Regioni per la riprogrammazione.

Basilicata (175mila euro di Fsc tagliati)

Ristrutturazone e adeguamento del Centro sociale di via Modena (il costo complessivo dell’opera è di 350mila euro).

Calabria (taglio da 1,754 milioni di risorse Fsc riprogrammabili)

Completamento della strada di collegamento tra l’abitato di Solano e quello di Melia di Scilla, ovvero tra le provinciali SS11 (bivio di Bagnara)-Solano-SS183 e la Scilla-Melia (costo complessivo 9 milioni di euro).

Campania (2,929 milioni di fondi Fsc da riprogrammare)

Centro servizi integrati per le imprese del distretto IV del comune di San Giuseppe Vesuviano.

Puglia (taglio da 5,9 milioni di euro da riprogrammare)

Interventi stradali sulla SS 98, ora Sp231 (costo totale 2,7 milioni di euro totalmente coperti dalle risorse del Fsc e ora da riprogrammare); Riqualificazione e gestione del porto turistico di Trani (costo complessivo di 4 milioni di cui 3,2 milioni di risorse dal Fondo sviluppo e coesione ora da riprogrammare).

Sicilia (3,3 milioni di risorse da riassegnare)

Lavori sulla banchina di riva nord del porto di Sciacca (costo totale di 4,9 milioni di euro, di cui appunto 3,3 finanziati con fondi Fsc ora da riprogrammare).