Circolo Canottieri Napoli, al via il Tennis Day di special Olimpics

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L’area tecnica del Team Campania Special Olympics Italia ed il Circolo Canottieri Napoli, in collaborazione con i Team Provinciali Special Olympics della Campania organizzano il Tennis Day (l’abbraccio di Matteo), allenamenti e competizioni atletiche per persone con disabilità intellettiva. La manifestazione ha lo scopo di promuovere la pratica dello “Sport Unificato” proposto da Special Olympics e si svolgerà nei giorni giovedì 10 e domenica 13 maggio presso la sede del Circolo Canottieri, Via Molosiglio 1, Napoli. Il 10 maggio alle ore 17.00, nel salone Coppe del Circolo Canottieri Napoli, si svolgerà un incontro-Dibattito sul tema “Sport Unificato e Ben-Essere ” visto dalla prospettiva della Sanità, della Psicologia e Psicoterapia Relazionale, dell’Etica e dell’Istruzione. Interverranno: Achille Ventura, presidente Circolo Canottieri Napoli, Anna Maria Minicucci, direttore Generale Aorn Santobono Pausilipon di Napoli, Rossella Aurilio, presidente Società Italiana Psicologia e Psicoterapia Relazionale, Lucio Romano, docente di Bioetica, Senatore della Repubblica XVII Legislatura, Mario Autore, dirigente scolastico, coordinatore Area Scuola Special Olympics Team Campania, i lavori saranno moderati da Antonio Verrazzo, coordinatore Area Tecnica Special Olympics Team Campania. Il 13 maggio dalle ore 9.30 alle ore 12, sui campi da tennis del Circolo Canottieri Napoli, si terrà la manifestazione sportiva, con giochi e esercitazioni tra campioni sportivi e 50 giovani atleti con disabilità intellettive che avranno come partners gli allievi della Scuola Tennis del Circolo Canottieri Napoli, testimonal dell’evento, Massimo Cierro ex-Campione Italiano Assoluto, ex-Davisman e Tecnico Nazionale. Special Olympics è un programma internazionale di allenamenti e competizioni atletiche per persone con disabilità intellettiva. Le attività sportive, praticate insieme a chi possiede pari abilità, consentono a queste persone di migliorare la qualità della vita, mettendole in condizione di raggiungere il massimo dell’autonomia possibile. Lo sport, offrendo continue opportunità di dimostrare coraggio e capacità, diventa un efficace strumento di riconoscimento sociale e di gratificazione. Può essere palestra di vita che offre agli Atleti Special Olympics la possibilità di valorizzare le loro diverse abilità e di spenderle produttivamente nella società, che avvicinandosi a loro in situazioni gioiose e momenti di festa, matura una maggiore disponibilità verso questo tipo di disabilità. Si tratta di un messaggio di grande speranza rivolto a milioni di persone, ai loro familiari e alla comunità tutta. La fondatrice di Special Olympics è Eunice Kennedy, che nel 1968 diede il via ufficiale al movimento con i Primi Giochi Internazionali di Chicago, Illinois. Oggi Special Olympics è riconosciuto dal CIO (Comitato Olimpico Internazionale) e i suoi programmi sono adottati in più di 180 Paesi. Attraverso lo sport, le persone con disabilità intellettiva hanno l’opportunità di scoprire nuovi punti di forza, le proprie capacità, e possono mettersi alla prova con successo. Attraverso lo sport i nostri atleti trovano gioia, fiducia e soddisfazione, sul campo di gioco e nella vita. Gli atleti Special Olympics diventano, inoltre, fonte di ispirazione per gli altri. Le persone, nelle loro comunità ed altrove, aprono il cuore ad un mondo più vasto di talenti umani e potenzialità.