Città della Scienza, il neo presidente Villari: Situazione disperata. Si nomini il comitato tecnico-scientifico

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In foto Riccardo Villari

“Rispetto il punto di vista di tutti ma credo che, data la condizione di stato comatoso nella quale Città della Scienza versa da un po’ di anni, la cosa migliore sia mettersi a lavorare e guardare avanti, ognuno dando il contributo che può”. Lo ha detto Riccardo Villari, neo presidente della Fondazione Idis Città della Scienza, commentando a Radio Crc le critiche piovute sulla sua nomina, decisa dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, in particolare da una ventina tra esponenti del Cnr, dell’Ispra e professori universitari, firmatari di un appello con il quale chiedono le dimissioni dello stesso Villari e del nuovo cda. Villari ha ricordato che “Città della Scienza è priva di un Comitato tecnico-scientifico: da un anno l’ex commissario ha chiesto alle Università e al Cnr i nomi per la sua composizione, è un anno che li aspettiamo. Ora sembra che per alcuni scienziati, intellettuali ed intellettuali militanti questo organismo sia indispensabile, ma, guarda un po’, in quest’anno nessuno ha dato i nominativi per poterlo costituire”. Il neo presidente del cda di Città della Scienza ha indicato “due punti fondamentali e strategici da realizzare”: il primo è “ripartire con la costruzione dell’area distrutta dall’incendio di 6 anni fa”, sottolineando che “un incendio doloso in una struttura come questa fa riflettere sul clima e sulle condizioni alle quali si era pervenuti”. Il secondo è “avviare il Competence Center, struttura prevista dal piano Industria 4.0. Il Ministero dello Sviluppo economico ha individuato 8 Competence Center in Italia e quello di Città della Scienza è l’unico da Roma in giù: significa finanziamenti, rapporti tra pubbliche amministrazioni, rapporti istituzionali. Su questo penso di poter dare un contributo”. Villari ha concluso ricordando a Città della Scienza “c’è un polo ricettivo, c’è un polo congressuale importante con sale e capienza posti forse non secondi a nessuno in regione, poi c’è l’incubatore di imprese. Ci sono varie cose e le competenze sono tante. L’importante è avere entusiasmo e mettersi a lavorare, io mi metterò a lavorare e sarò valutato per quel che ho fatto, i pregiudizi non credo siano molto utili in questo momento”.