Città della Scienza, sit-in dei lavoratori davanti alla sede della Regione

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in foto la Città della scienza

A distanza di quasi un anno dal commissariamento di Città della Scienza, a Napoli, c’è ancora incertezza per i lavoratori che, assieme con i sindacati, hanno organizzato un presidio, il prossimo lunedì, davanti alla sede della Regione. Lo scorso anno, come ricordano Rsa Filcams Cgil Città della Scienza e Filcams Cgil Campania, la scelta del commissariamento fu l’unica strada per scongiurarne la chiusura e sperare in un percorso di risanamento e rilancio di una struttura stremata da continue crisi economico-finanziarie e da un management, protervo ed incapace, che l’aveva condotta in uno stallo drammatico.
Il commissario ha accertato almeno parte dei fatti: un disavanzo di 7.225.000 euro per il solo bilancio 2016, approvato dalla stessa Regione nell’ultima Assemblea dei soci di Citta’ della Scienza.
“In quella sede la Regione Campania assunse l’impegno di un provvedimento straordinario che ponesse riparo, almeno in parte, ai guasti della sciagurata gestione precedente, condizionandolo ad una serie di atti da parte della Fondazione Idis – Città della Scienza che, di fatto, consentissero un nuovo assetto voltando decisamente pagina con il passato”, secondo quanto sostengono i rappresentanti dei lavoratori. “Nulla di tutto questo e’ avvenuto e sta avvenendo – evidenziano i sindacati – Il commissario ci aveva comunicato che, suo malgrado, nel perdurare di questo stato di cose, avrebbe rassegnato le dimissioni, cosa che avrebbe potuto almeno imprimere una scossa ad una vicenda che invece si protrae con connotati grotteschi ancorche’ drammatici per i lavoratori”. “Non vi è più liquidità, abbiamo nuovamente 7 stipendi arretrati, senza contare quelli che risalgono al 2011, i creditori assediano i nostri uffici amministrativi, la gestione quotidiana e’ quasi definitivamente compromessa – sottolineano – e ci chiediamo se anche gli eventi che vedono protagonista, o comunque partecipe, la Regione abbiano le effettive coperture per essere approntati, visto che i nostri abituali fornitori non vogliono più rischiare di lavorare con noi”. “Abbiamo piu’ volte chiesto un incontro al Presidente De Luca e non abbiamo avuto nessun riscontro – concludono – Oggi crediamo che perdurando tale situazione, a fronte dell’inspiegabile comportamento della Regione, il commissario non possa che trarre le debite conseguenze e rassegnare le dimissioni, unitamente al segretario generale, poiche’ questa gestione commissariale e’ nell’impossibilita’, di fatto, di assolvere al mandato che proprio la Regione gli aveva conferito”.