Claudia Gerini all’Hotel Caruso di Ravello: Come sono? Camaleontica, un’artista in continua evoluzione

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di Emilia Filocamo

E’ agosto, ma forse è già un’altra stagione perché dai profili delle montagne che ombreggiano e trasformano l’Infinity Pool in un palcoscenico in cui perdersi e sognare sembra più semplice, arriva un venticello persistente che sposta gli ultimi residui di nuvole in direzioni disparate: verso il mare, dove le onde cercano pace dopo la pioggia, oppure verso le colline. Claudia Gerini, tra i volti noti che saranno premiati in Campidoglio il  prossimo 20 Settembre durante l’evento Facce da Spot,  è bellissima: i suoi occhi chiari, quasi trasparenti, replicano in modo ipnotico l’azzurro che è intorno, quello del cielo che cade sul mare e si fonde in un’unica creatura. Si tocca i capelli, sorride, guarda il panorama di Ravello schiarito dal vento; quando poi parla di cinema e dei suoi prossimi progetti diventa perfino più bella e trascina inevitabilmente nel suo mondo, quello di una ragazza di talento che  ormai annovera ben 30 anni di carriera alle spalle ed una capacità di adattarsi ai ruoli più disparati.

Chi è oggi Claudia Gerini? Se dovesse usare soltanto tre parole o tre aggettivi per descriversi, quali sarebbero e perché?
Il primo aggettivo che sento di dover usare è camaleontica, mi definisco un’artista in continua evoluzione. Il motivo per cui amo tanto il lavoro che faccio è perché adoro raccontare storie diverse. Poi sono consapevole di essere dolce e forte al tempo stesso, tratto comune a molte donne e che, nel mio caso, mi completa. Sono un’attrice, ma sono anche una mamma, anzi direi che la componente materna è particolarmente predominante

I suoi prossimi progetti? Dove la vedremo?
Sto girando Sara, una serie completamente ambientata a Napoli che sarà trasmessa su Netflix.
E’ tratta dai libri di Maurizio De Giovanni,  con Teresa Saponangelo e la regia di Carmine D’Elia. E’ un giallo in cui avrò un ruolo molto dinamico: interpreto infatti una donna a capo di un reparto speciale dei servizi segreti di Napoli. La prima stagione uscirà a gennaio ma ci auguriamo ovviamente di poter girare anche il seguito.
Poi, il 31 agosto uscirà il film di Liliana Cavani L’ Ordine del Tempo, che sarà presentato al Festival di  Venezia il prossimo 30 agosto. Fra l’altro in quell’occasione Liliana Cavani riceverà anche un premio alla carriera.
E’ un film  corale, una riflessione profonda e lucida sul tempo.
Inoltre ritorna la collaborazione con Federico Zampaglione con la mia partecipazione all’horror, genere molto caro a Federico, The Well, il pozzo, che sarà presentato al Festival di Sitges.
Con Federico sono alla terza collaborazione dopo Nero Bifamiliare e Tulpa. In questo film interpreto  una duchessa: l’ambientazione è tutta italiana, girato nei dintorni di Tivoli, in un castello e con una storia avvincente che si dipana da un dipinto del ‘500. Nel cast ci sono anche attori americani.
E confermando la mia poliedricità ed il mio essere camaleontica, ho girato con  i fratelli Mainetti il film US Palmese, in cui interpreto una poetessa calabrese, appunto di Palmi.  Come dicevo diversi ruoli e diversi registri: dal film della Cavani, una riflessione filosofica ed introspettiva sul tempo tratta dal libro di Carlo Rovelli all’horror, passando per la commedia ed il giallo.

Ospitalità e benessere: quando una vacanza può definirsi realmente tale e qual  è per Claudia Gerini la vacanza ideale?
Contrariamente a quanto si possa pensare non amo la folla, il trambusto: la mia vacanza ideale somiglia tanto a quello che sto vivendo qui a Ravello,  immersa nella natura, avvolta,  quasi abbracciata da colori e profumi intensi. La vacanza ideale è riuscire ad essere sé stessi, ricavarsi del tempo per leggere, passeggiare, fare sport, mangiare bene, e detto da questo contesto, mi sembra quasi ovvio.
Il nostro è un lavoro bellissimo ma che toglie anche tante energie e vivere esperienze di questo tipo diventa quasi un bisogno, una necessità.

Ravello è notoriamente conosciuta come Città della Musica è lei con la musica ha sempre avuto un legame fortissimo che ha segnato anche le sue interpretazioni. Se potesse scegliere una canzone per definire la sua vita e la sua carriera quale sarebbe e perché?
Non riesco ad individuare una sola canzone per rappresentarmi in modo compiuto perché sento di essere tante Claudia insieme, forse addirittura 5 o Ogni canzone segna e definisce  un momento della mia vita, della mia carriera, un amore.
Sicuramente la musica mi accompagna da sempre: quando canto mi sento libera, felice, come in vacanza appunto. Sono stata la voce di uno spettacolo itinerante dedicato a Franco Califano con i Solis String Quartet, una interpretazione molto poetica ed essenziale, e a gennaio ero al Mercadante di Napoli sempre con uno spettacolo cantato.
Se proprio devo  sceglierne una probabilmente  Let it Be di John Lennon perché il lasciar scorrere le cose, fluire, interpreta bene la mia filosofia di vita. Non bisogna mai frapporsi a ciò che ci accade, certo ognuno è artefice del proprio destino, ma a volte tentare di pilotare o indirizzare,  non aiuta e bisogna semplicemente accettare e seguire il flusso. E poi, si, anche That’s amore, ma forse perché sono qui a Ravello?

Lo sguardo  di Claudia Gerini è di nuovo limpido, cristallino: a bordo piscina un leggero riverbero di sole trasforma l’acqua in piccole scaglie lucenti. Forse lei è già altrove con i pensieri e  mentre il cielo di Ravello torna ad essere di un azzurro intenso, si alza sorridente dal divanetto su cui,  come una bambina, tenendosi le ginocchia fra le braccia, si è generosamente raccontata.