Codice Antimafia, Grasso: La Legge va monitorata

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“Penso che siano state fatte anche delle modifiche rispetto al testo iniziale che hanno migliorato. Nessuno ricorda che l’applicazione delle misure di prevenzione antimafia vengono estese alla corruzione quando è dentro un sistema di corruzione, in una associazione per delinquere, quindi una rete che determina una oggettiva pericolosità nel sistema”. Così il presidente del Senato, Pietro Grasso, al suo arrivo nel cortile della basilica di Santa Chiara per la Festa Nazionale di Articolo Uno Mdp. “Poi oggi assistiamo sempre di più alla sostituzione dell’ intimidazione con la corruzione, all’infiltrazione nell’economia, nella politica locale e nazionale, nella pubblica amministrazione”. Prosegue il presidente, “Gli ultimi fatti di Milano e Monza lo dimostrano, questo è l’intreccio che questa norma va a colpire. Poi la legge ha tante altre cose che sono state trascurate e che sono un passo avanti nei confronti dell’antimafia , soprattutto su beni confiscati”. Sull’applicazione del nuovo codice, Grasso spiega: “Io stesso in Senato ho creato, ho voluto, un ufficio per la valutazione delle politiche pubbliche perché qualsiasi legge va monitorata per vedere se raggiunge effetto per cui è stata approvata. Se è cosi nessun problema, se questo vuol dire che chi ha dato con la mano destra cambia con la mano sinistra, nel senso che tra tre settimane c’è un decreto legge che cambia la legge, sarebbe un segnale assolutamente negativo, un boomerang nei confronti forze politiche che hanno approvato la legge”.