Codice degli Appalti, confronto a Napoli tra costruttori e industriali

55

Il mondo dell’impresa e delle professioni si e’ riunito a Napoli nella sede dell’Unione industriale per un seminario sul tema della legalita’ negli appalti pubblici, per analizzare punti di forza criticita’ della nuova legge (56/16) che ha riformato la materia nel luglio 2016. Vittorio Ciotola, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione industriali di Napoli, che ha realizzato l’iniziativa in collaborazione con i Giovani imprenditori edili dell’Acen, e le sezioni napoletane dei Giovani avvocati, commercialisti, notai, spiega: “Il nuovo Codice sugli appalti ha senza dubbio introdotto delle novita’ importanti sul fronte della trasparenza e della concorrenza, ma si poteva fare qualcosa di piu’. Penso a interventi piu’ decisi per combattere la burocrazia, in modo da riportare una maggiore equita’ tra pubblico e privato. Si attendono ancora diversi decreti attuativi, le linee guida dell’Anac, per cui la situazione resta ancora incerta: cosa che non aiuta le stazioni appaltanti, ma anche le imprese che non sanno ancora con quali norme confrontarsi”. Umberto Vitiello, presidente Giovani Acen, aggiunge: “Il decreto 50/16 che era stato preannunciato come una sorta di rivoluzione, cosi’ non e’ stato. Abbiamo atteso con ansia il correttivo del 2017, pero’ la maggior parte di questi punti non sono stati ancora integrati. Forse sarebbe il caso di ripensare la normativa sulla materia, magari pensando ad un Testo Unico che possa avere 30-40 articoli che siano pero’ esaurienti. Con il ‘libro bianco’, appena redatto dall’Ance, chiediamo che o ci si dia una mossa nell’attuazione dei circa 60 punti correttivi del decreto, oppure si ammetta il fallimento della riforma, e si proceda ad emanare un Testo Unico sulle costruzioni”.