Coldiretti: col monopolio della camorra prezzi dell’ortofrutta fino +300%

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L’ortofrutta è sottopagata agli agricoltori su valori che non coprono neanche i costi di produzione, ma i prezzi moltiplicano fino al 300 per cento dal campo alla tavola anche per effetto del controllo monopolistico dei mercati operato dalla malavita in certe realtà territoriali. E quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’operazione condotta dalla Dia in Campania, Lazio e Sicilia contro la gestione monopolistica di alcuni mercati ortofrutticoli operata dai clan Casalesi e Mallardo con quelli appartenenti a Cosa Nostra catanese, che ha portato al sequestro di beni per un valore di 100 milioni di euro. Il business delle agromafie – rileva Coldiretti – genera un volume di affari di 15,4 miliardi nel 2014 secondo il rapporto Coldiretti/Eurispes. I punti più sensibili per le infiltrazioni malavitose – osserva Coldiretti – sono costituiti dai servizi di trasporto su gomma dell’ortofrutta da e per i mercati; dalle imprese dell’indotto (estorsioni indirette quali ad esempio l’imposizione di cassette per imballaggio); dalla falsificazione delle tracce di provenienza dell’ortofrutta (come la falsificazione di etichettature: così, prodotti del Nord-Africa vengono spacciati per comunitari); dal livello anomalo di lievitazione dei prezzi per effetto di intermediazioni svolte dai commissionari mediante forme miste di produzione, stoccaggio e commercializzazione, secondo la Direzione Nazionale Antimafia.