L’avvio dei saldi “è particolarmente atteso dai consumatori a caccia di occasioni, ma anche dai commercianti che sperano di recuperare l’andamento al ribasso delle vendite degli ultimi mesi, legato anche alle temperature miti che hanno creato minor interesse intorno all’acquisto di capi invernali”. Così Confesercenti in una nota, nella quale spiega come i saldi possano portare “una boccata d’ossigeno anche alle imprese del commercio di abbigliamento, tessile e calzature. Un settore che – secondo le proiezioni dell’Osservatorio Confesercenti – non è ancora uscito dalla crisi: nel 2015 si stima che abbiano cessato l’attività quasi 10mila negozi, circa 27 al giorno, a fronte di meno di 5mila nuove aperture. Le regioni dove il numero di imprese si è ridotto di più sono la Sicilia ed il Lazio (meno 674 attività), seguite dalla Campania (meno 547)”. “I saldi rappresentano un’occasione sia per i consumatori che per i commercianti – spiega Roberto Manzoni, presidente di Fismo, l’associazione che riunisce i commercianti del settore moda di Confesercenti – specialmente in un anno come quello che si è appena concluso, caratterizzato da un autunno dal clima molto mite, fatto che ha inciso sulle vendite stagionali. E visto che le condizioni metereologiche non hanno invogliato all’acquisto di capi invernali, i clienti avranno a disposizione un assortimento di prodotti superiore alla media da acquistare a prezzo fortemente ribassato”, scrive ancora Confesercenti. “Come sempre – ricorda l’associazione – Basilicata e Campania saranno le prime a dare il via ai saldi, a partire da oggi. Come la Sicilia, che in questo 2016 ha scelto di anticipare l’avvio. Quasi tutte le altre Regioni, invece, hanno optato per rispettare la data di partenza unica delle vendite di fine stagione fissata al 5 gennaio, giorno prima dell’Epifania, dall’accordo siglato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il 24 marzo 2011″.