Commercio,105mila ambulanti abusivi in Italia: al Sud irregolare 1 bancarella su 3

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in foto mercatino ambulante a Napoli

Sono 105mila gli ambulanti abusivi in Italia, 1 su 3 le bancarelle irregolari al Sud, per un fatturato illecito stimato di 1,85 miliardi di euro. Questi i dati emersi dall’indagine Anva Confesercenti, pubblicata in occasione dell’assemblea dell’associazione. Un settore, quello del commercio ambulante, che nel Bel Paese – dati aggiornati al 2017 – coinvolge 191.535 imprese, occupa 217.139 addetti, per un ricavo stimabile di circa 11,1 miliardi di euro. Più della metà, 103mila imprese, il 53,5% del totale, sono straniere. Ma la situazione di illegalità sta portando al degrado tutto il settore. E gli ambulanti regolari, oltre che con i concorrenti sleali, devono fare i conti con la crisi.In gioco c’è il destino di oltre 200mila famiglie. Il commercio ambulante infatti, nonostante le difficoltà, è ancora uno dei principali pilastri della distribuzione italiana, in grado di dare lavoro a oltre 190mila imprese e più di 217mila addetti, per un fatturato complessivo di 11,1 miliardi di euro. A pesare, per Anva Confesercenti, sono in primo luogo le incertezze legate alla vicenda Bolkestein, la direttiva europea recepita nel 2010 dall’Italia che, in base alla presunta ‘scarsità di suolo’, impone stretti limiti temporali alle concessioni, di cui prevede la contemporanea messa a bando. “Un terremoto del sesto grado della scala Richter per il commercio ambulante”, spiega il presidente di Anva Confesercenti, Maurizio Innocenti.”Basta balletti, basta proroghe: la politica mantenga le promesse fatte ed escluda subito il commercio su aree pubbliche dal campo d’applicazione della direttiva Bolkestein”, chiede Innocente, che denuncia come “in 10 anni, il valore delle nostre imprese si è più che dimezzato, gli investimenti crollati, i mercati sempre più accerchiati da abusivi ed incuria”. Sono 7 miliardi di euro di valore economico andati in fumo, secondo il presidente di Anva Confesercenti, che domanda “un nuovo impianto normativo che ci escluda dalla Bolkestein, cancelli i limiti al numero di concessioni ed il riferimento alla condizione reddituale e combatta l’abusivismo”.

I DATI DEL COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE
Sono 191.535 le imprese del commercio su aree pubbliche in Italia; 217mila gli addetti del settore; 11,1 miliardi di euro il fatturato delle imprese; 47,3% la percentuale di imprese operanti al sud; 30.000 le imprese del commercio ambulante in Campania; 5.600 i mercati in Italia; 36,6% gli ambulanti specializzati in tessuti ed abbigliamento; 10% i banchi di prodotti ortofrutticoli; 31.927 le imprese giovanili del commercio ambulante, pari al 16,7% del totale; 103mila le imprese straniere (il 53,5% del totale); 12 le regioni in cui il rapporto stranieri/Italiani è a favore dei primi; 105mila il numero stimato di operatori irregolari nel commercio al dettaglio; 1 su 3 le bancarelle irregolari al sud; 1,85 miliardi di euro il fatturato stimato delle attività abusive ed irregolari; -50% la perdita di valore delle imprese ambulanti causata dall’incertezza normativa sulla Bolkestein; 7 miliardi il valore ‘bruciato’ dalle imprese a causa dell’incertezza e della conseguente mancanza di investimenti.