Comuni campani esclusi dal Fondo per le Zone Rosse con un colpo di mano, bufera sul Governo

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In foto la versione originale dell'articolo del Dl Rilancio, poi modificata in Gazzetta Ufficiale
Colpo di mano. Non c’è altro modo per definire quanto accaduto nelle ultime ore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del cosiddetto Dl Rilancio. Una di quelle “manine” che ormai caratterizzano l’attività del Governo ha cancellato dai benefici del fondo da 200 milioni di euro per i Comuni ricadenti nelle Zone Rosse le amministrazioni campane di Ariano Irpino (Avellino) e dell’area del Vallo di Diano (Salerno). La modifica (leggi qui) è stata apportata direttamente in G.U., come denuncia il senatore Antonio Iannone di Fratelli d’Italia. “Con una correzione in Gazzetta dell’articolo 112 del decreto Rilancio il Governo esclude dal fondo per i benefici economici dedicato ai Comuni dichiarati zone rosse tutti quelli del Vallo di Diano, in provincia di Salerno, ed Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Una vergogna senza precedenti, un Governo di una cialtroneria mai vista prima. I Cittadini di questi Comuni – ricorda Iannone – hanno vissuto un’esperienza devastante ed ora il Governo li abbandona. Cosa dicono il governatore De Luca e i parlamentari campani di PD, 5 stelle, Leu ed Italia Viva? Non si vergognano di sostenere questa esperienza di governo? Quando il provvedimento sarà al Governo presenterò un emendamento per richiedere la pronta ammissione di questi Comuni, non accetto che i Campani vengano discriminati”. Il caso è gravissimo, visto che nella versione licenziata per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il testo è differente e comprende, come è giusto che sia, tutti i Comuni dichiarati zona rossa fino alla data del 3 maggio 2020. Amministrazione e consiglio regionale per ora non rilasciano commenti sull’accaduto ma filtra già un certo imbarazzo perché il colpo di mano arriva da un Esecutivo che appartiene alla stessa parrocchia politica di chi governa la Campania.