Coronavirus, Pignataro: Contro le speculazioni una nuova cultura di sicurezza e intelligence

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In foto Salvatore Pignataro

“Alle imprese italiane manca una cultura dell’intelligence, per monitorare e prevenire i rischi. Dagli investimenti diretti esteri al commercio fino alle scalate ostili, il coronavirus costringe a leggere l’economia attraverso una lente: la sicurezza. In Occidente, alcuni Paesi si sono attrezzati per tempo. L’Italia oggi ha l’occasione per farlo. Non solo nei settori delle telecomunicazioni ad alta densità tecnologica, la sicurezza è tornata al centro di tutti i processi di sviluppo nel settore dell’economia, ma anche nel settore della sanità, dell’informatica ecc.” A parlare è Salvatore Pignataro, presidente regionale dell’Associazione Italiana Criminologi per l’Investigazione e la Sicurezza della Campania, componente del settore Scienze Investigative dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi e socio dell’Associazione Italiana di Intelligence e Security.

“Attualmente ci sono settori strategici che forse avevamo sottovalutato, come ad esempio, il comparto farmaceutico, che, non dimentichiamo, fu uno dei settori trainanti dell’export italiano nella ripresa dalla crisi del 2008, ma anche l’alimentare e la logistica. E poi  c’è da effettuare ancora un’altra riflessione:  quale valore hanno oggi, e quale fra sei mesi, settori come farmaceutico, biomedicale, telecomunicazioni, le aziende che producono mascherine e i dispositivi di protezione personale, igienizzanti ecc. che attualmente non sono che la punta dell’iceberg ecc. Insomma ci saranno nuovi settori che rispetto ad altri saranno sempre più cruciali. Serve, per questo, potenziare anche ad esempio  il settore della cyber-security  per costruire a livello nazionale ed europeo una “ società digitale” nella pandemia proprio come il modello cinese. Sugli effetti economici dominanti – continua nella sua analisi Pignataro – occorre tener conto il monitoraggio sui possibili effetti speculativi e soprattutto i grandi interessi che le organizzazioni criminali hanno di fronte ai flussi economici in circolazione e sugli interessi imprenditoriali e sociali. Ma di questo già sono a lavoro i nostri servizi di intelligence nazionale che rispetto ai loro compiti si sono sempre mostrati assolutamente importanti ed efficaci al fine di garantire la sicurezza e la legalità. Così come ha ben ricordato un consigliere scientifico della rivista di Geopolitica Limes, occorre realizzare anche un Consiglio di sicurezza nazionale utile per monitorare gli eventi speculativi di aziende internazionali e forti poteri economici pronti a speculare sui paesi più deboli sia  a livello europeo che a livello mondiale”.