Con Lego giocano 100 mln di bimbi, utile oltre 1,2 mld

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Lego ha una storia di successo anche nel nostro Pese. “Nel 2015 abbiamo avuto una forte crescita anche in Italia, con le vendite al consumatore finale in aumento in un range tra il 10 e il 15%” spiega all’ANSA il presidente e ceo Jorgen Vig Knudstorp.

Settimana scorsa il gruppo ha annunciato un accordo con il gruppo Percassi per aprire i primi negozi Lego Certified Store, che proporranno esclusivamente prodotti del gruppo danese. Entro l’estate 2016 sara’ inaugurato il primo presso il nuovo centro commerciale di Arese, in provincia di Milano. “E’ un’interessante opportunità – commenta Knudstorp – per offrire un’esperienza completa e personalizzata”. Non solo ai bambini, il Ceo di Lego sa che intorno al mattoncini, c’è una forte community anche di adulti. “Ci sono bambini di tutte le età – sorride Knudstorp – che vogliono continuare a coltivare la loro creatività”.

Lo fanno per hobby e qualcuno lo fa per professione come i creativi ‘certificati’ dalla casa madre di Billund, che entrano dopo un percorso, a far parte del ristretto gruppo dei ‘Lego Professional’, poco più di una dozzina di artisti in tutto il mondo. Tra questi, il più rappresentativo, Nathan Sawaya, sta esponendo proprio in questo momento le sue opere a Roma nell’evento ‘The Art of the Brick’ ma presto potrebbe unirsi a loro anche un italiano, il giovane Riccardo Zangelmi: non è ancora certificato ma con le sue opere (dalla Relatività di Escher a Think) sta già facendo parlare di sè. Tornando alle strategie di Lego, Knudstorp non alza il velo sui target finanziari ma ricorda le linee guida: “essere sempre più globali e digitalizzati”, senza paura che il virtuale cannibalizzi il mattoncini perché “i due mondi possono prendere ispirazione l’uno dall’altro ed essere in sinergia”. Un po’ come dimostrano i dati di vendita del videogame Lego Dimension, “il secondo più popolare negli Usa con vendite molto forti”.

Lego ha una storia di successo anche nel nostro Pese. “Nel 2015 abbiamo avuto una forte crescita anche in Italia, con le vendite al consumatore finale in aumento in un range tra il 10 e il 15%” spiega all’ANSA il presidente e ceo Jorgen Vig Knudstorp.

Settimana scorsa il gruppo ha annunciato un accordo con il gruppo Percassi per aprire i primi negozi Lego Certified Store, che proporranno esclusivamente prodotti del gruppo danese. Entro l’estate 2016 sara’ inaugurato il primo presso il nuovo centro commerciale di Arese, in provincia di Milano. “E’ un’interessante opportunità – commenta Knudstorp – per offrire un’esperienza completa e personalizzata”. Non solo ai bambini, il Ceo di Lego sa che intorno al mattoncini, c’è una forte community anche di adulti. “Ci sono bambini di tutte le età – sorride Knudstorp – che vogliono continuare a coltivare la loro creatività”.

Lo fanno per hobby e qualcuno lo fa per professione come i creativi ‘certificati’ dalla casa madre di Billund, che entrano dopo un percorso, a far parte del ristretto gruppo dei ‘Lego Professional’, poco più di una dozzina di artisti in tutto il mondo. Tra questi, il più rappresentativo, Nathan Sawaya, sta esponendo proprio in questo momento le sue opere a Roma nell’evento ‘The Art of the Brick’ ma presto potrebbe unirsi a loro anche un italiano, il giovane Riccardo Zangelmi: non è ancora certificato ma con le sue opere (dalla Relatività di Escher a Think) sta già facendo parlare di sè. Tornando alle strategie di Lego, Knudstorp non alza il velo sui target finanziari ma ricorda le linee guida: “essere sempre più globali e digitalizzati”, senza paura che il virtuale cannibalizzi il mattoncini perché “i due mondi possono prendere ispirazione l’uno dall’altro ed essere in sinergia”. Un po’ come dimostrano i dati di vendita del videogame Lego Dimension, “il secondo più popolare negli Usa con vendite molto forti”.