Confcommercio Napoli sul Governo: Chi ha vinto assuma l’iniziativa

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In foto Pietro Russo

Un appello “alla responsabilità di tutte le forze politiche” e in particolare “a chi oggi ha il maggior consenso elettorale” affinché “si prenda un’iniziativa seria che conduca il nostro Paese ad avere un governo”. A lanciarlo è Pasquale Russo, direttore generale di Confcommercio Napoli, che all’indomani del voto del 4 marzo spiega di volersi “agganciare alle parole del presidente della Repubblica che ha detto chiaramente: ci vuole responsabilità da parte di tutti. Ci troviamo in una situazione in cui nessuno può governare da solo ma è anche vero che chi ha preso più voti degli altri deve assumersi la responsabilità di prendere un’iniziativa. Non si può dire solo ‘voglio governare’, bisogna creare le condizioni nel contesto politico che si è venuto a formare affinché i numeri si raggiungano”. Russo spiega all’Adnkronos che “bisogna essere estremamente chiari con le persone e con le imprese. Se questo non sarà possibile, bisognerà tornare al voto considerando ovviamente che c’è il rischio che con lo stesso sistema elettorale si torni alla stessa situazione attuale. La campagna elettorale è finita, non abbiamo più bisogno di slogan ma di responsabilità”.
Anche perché questioni urgenti da affrontare non mancano, prima fra tutte “la certezza che non vengano attivate le clausole di salvaguardia, che porterebbero a un aumento delle tasse, in primis l’aumento dell’aliquota Iva. E’ una cosa – prosegue Russo – che va assolutamente scongiurata. Dopodiché ci aspettiamo che si arrivi finalmente a una riduzione generalizzata delle tasse, per consentire la rimessa in moto di investimenti e la possibilità di aumentare il potere di acquisto delle persone. Ovviamente la riduzione delle tasse dovrebbe essere accompagnata da un taglio della spesa, soprattutto quella improduttiva”. Ma la “lista della spesa” è lunga, se è vero che tra le priorità figurano anche “il cuneo fiscale ancora troppo alto che rende pesante il costo del lavoro per le imprese, cosa che si riflette su una sempre minore capacità di spesa per il lavoratore. Poi – aggiunge il dg di Confcommercio Napoli – serve una politica che metta al centro il rilancio delle attività del commercio, del turismo, dei servizi, un piano delle infrastrutture soprattutto al Sud e una politica della mobilità nelle città che sia moderna e in linea con quanto avviene nelle grandi città europee. Poi, naturalmente, snellire la burocrazia che pesa ancora come un macigno su ogni attività che rappresentiamo”.
I problemi di Napoli sembrano così non molto diversi da quelli del resto del Paese e che il futuro governo si troverà sul tavolo al suo insediamento: “Uno dei problemi della nostra città – conferma Russo – è proprio quello della mobilità, sulla quale soffriamo ancora tantissimo. C’è poi la questione della sicurezza, o meglio della percezione della sicurezza nella nostra città, problema forse ancora più importante. La sicurezza la si garantisce con investimenti in uomini e mezzi dei quali si deve dotare la nostra città. Abbiamo avuto sempre ottimi questori e in questo momento ne abbiamo uno veramente molto bravo, ma bisogna dotare le forze dell’ordine anche di mezzi e uomini adeguati per fare quello che serve. Napoli avrebbe sicuramente bisogno di più presenze, anche di questo dovrebbe preoccuparsi il governo”. Resta poi aperto, come sempre da 25 anni a questa parte, il tema Bagnoli: “Qui c’è solo da allargare le braccia. Una zona della nostra città ferma da un quarto di secolo. E’ onestamente imbarazzante che non si riesca, dopo non so quante decine e decine di annunci, a rivitalizzare una zona come quella di Bagnoli. Siamo ancora sostanzialmente al palo”. Infine la sanità: “Anche qui – conclude Russo – si devono creare le condizioni per mettere un po’ di soldi nel sistema. La sanità, al di là dell’elemento sociale importantissimo che riveste per chi vive nella nostra città e nella nostra regione, ha anche un indotto economico che dà lavoro a decine di migliaia di persone”.