“La sicurezza sul lavoro è un bene comune, deve essere quindi considerata un investimento per l’intera collettività e non un costo. Per questa ragione ci pregiamo di chiedere la defiscalizzazione dei costi per la sicurezza per le piccole e medie imprese”. E’ quanto si legge in una lettera inviata da Gerardo Santoli, presidente di Confimprenditori Avellino, ad Andrea Orlando, ministro del lavoro e delle politiche sociali. “L’investimento in sicurezza – scrive Santoli – non può gravare solo sulle imprese, lo Stato deve contribuire e fare la sua parte. Lo Stato dovrebbe dire che i costi sostenuti per la sicurezza sul lavoro sono defiscalizzati. Crediamo che investire in sicurezza da parte dello Stato, consentendo alle imprese di detrarre dalle imposte i costi sostenuti, sia un dovere . La sicurezza non deve essere più un onore e un costo ma un dovere e addirittura un piacere. Bisogna installare nelle imprese e nei lavoratori la consapevolezza che bisogna operare in sicurezza. Per fare questo occorre il contributo da parte dello Stato non solo dal punto di vista normativo e ispettivo. Funzionerà? non lo sappiamo, però toglieremo qualsiasi alibi a quelle imprese che oggi continuano a non operare in sicurezza perché, a loro dire, non hanno soldi a disposizione”.
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