Il Governatore della Regione Campania, Vincenzo de Luca ed il Presidente Nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia hanno raccolto l’invito a partecipare ad un pubblico dibattito tenutosi a Taurasi, Città del Vino (AV) lo scorso 30 Aprile. Una platea attenta, composta dai più prestigiosi nomi dell’industria irpina, ha ascoltato con attenzione gli interventi degli ospiti che hanno rimarcato l’importanza della vocazione industriale del territorio irpino capace, nonostante la crisi trascorsa, di mantenere il ritmo e non perdere colpi come in altre zone del Paese. Il Presidente Boccia ha esaltato il ruolo dell’industria agroalimentare in provincia di Avellino quale punta di diamante per l’intero Mezzogiorno e capace di trainare l’export per dell’intera Campania. Secondo Boccia è proprio dalla vocazione industriale che bisogna ripartire per una migliore valorizzazione del Mezzogiorno non inteso quale estrema periferia d’Europa, ma oggetto prezioso di una politica industriale nazionale. Valorizzare la vocazione agricola ed agroalimentare dei nostri territori è prioritario per il Governatore De Luca il quale ha riaffermato l’impegno a sostenere le aree interne con qualsiasi strumento a disposizione, dai contributi alle imprese e all’artigianato, ai Bandi POR per il settore agricolo per un più concreto sostegno al settore vinicolo che nei prossimi giorni sarà protagonista indiscusso al Vinitaly.
Per il Presidente Bruno è tempo di passare dalle diagnosi alle cure. Con una metafora ha inteso rimarcare la necessità di recuperare il concetto della variabile temporale. Il fattore burocrazia ed i tempi morti della pubblica amministrazione sono un lusso che non possiamo più permetterci. Il riferimento è alle indecisioni relative alle opere pubbliche ed allo sblocco dei cantieri che Confindustria auspica ormai da mesi quale elemento centrale per il rilancio di tutti i settori economici. Le infrastrutture sono il principale fabbisogno delle imprese e dei territori e rappresentano il vero volano anche per il settore del turismo che in Irpinia rappresenta un vero tesoro nascosto che deve essere oggetto di politiche mirate da parte delle istituzioni, quelle regionali, nazionali e non ultime quelle europee.