Confindustria Benevento, avanti con Zes e servizi logistici integrati

112
 
Benevento da area interna a area centrale e strategica.  Questo è quanto emerso oggi nel corso del Confronto organizzato da Confindustria Benevento alla presenza del Presidente dell’Autorità Portuale, Pietro Spirito e dell’Assessore Regionale alle Attività Produttive, Amedeo Lepore, dell’on. Costantino Boffa e del direttore dell’Agenzia delle Dogane di Benevento, Rosario del Vecchio.
La capacità di  generare un sistema di offerta integrato tra porti e retroterra logistico non determinerà solo la qualità dei flussi di traffico marittimo, ma la generazione e la distribuzione del valore aggiunto. L’italia è al 24° posto per efficienza dei servizi logistici, mentre nei primi dieci posti ci sono paesi europei nostri competitors.
La previsione di istituire Zone economiche Speciali può costituire in questo momento uno strumento di politica industriale particolarmente rilevante per lo sviluppo della portualità.
Mediante le ZES si riuscirà  ad incentivare lo sviluppo delle industrie e della logistica connessa alla produzione e sarà possibile mettere in campo meccanismi adeguati per rilanciare la competitività del tessuto produttivo. Tutte le imprese presenti sul territorio provinciale sono accomunate da un’esigenza che è quella di ottimizzare i costi della logistica. 
“Siamo convinti, spiega Filippo Liverini che uno sviluppo dei porti campani in termini di investimenti e di aumento del traffico possa avere esiti positivi su tutta l’economia regionale. Credo che la sfida dobbiamo vincerla insieme e ritengo che anche un territorio come il nostro, possa giocare un ruolo decisivo in una logica di retro portualità, perdendo la caratteristica di area interna per diventare area centrale nei traffici nord sud ed est ovest. Per questo motivo chiediamo con rinnovata motivazione l’individuazione di Benevento (nelle zone di Olivola e di Ponte Valentino) quale area sperimentale per la ZES. Lo chiediamo perché ci sono già importanti progetti infrastrutturali in fase di realizzazione (alta capacità velocità Napoli Bari), e significativi  investimenti privati, frutto anche di scelte delocalizzative che hanno privilegiato la nostra provincia.
Il nostro obiettivo è quello di creare le condizioni di contesto perché questi investimenti possano fungere da apripista. Siamo convinti che la sfida competitiva tra territori si basa sulla capacità di differenziarsi per attrattività e l’attrattività si misura sulla interconnessione e sui servizi che saremo in  grado di offrire.”
“Intanto dobbiamo comprendere che i sistemi territoriali del centro della  Campania devono avere interconnessione con i porti della Campania –  ha spiegato Pietro Spirito presidente dell’Autorità portuale del mar tirreno centrale. Quindi bisogna ragionare  su un progetto logistico che serva le aree industriali del territorio beneventano. I porti sono una finestra sul mondo ed hanno funzione di cerniera. Essi rappresentano una modalità con la quale si garantiscono connessioni internazionali con i mercati dai quali provengono e sono dirette le materie prime. Le industrie che vogliono esportare prodotti o importare materie prime hanno bisogno di avere la migliore connessione che non è garantita solo dal porto o dal mare, ma anche dai collegamenti tra il porto e la terra. La logistica pesa  per il 12% sul costo totale di produzione. Nei paesi più moderni si esternalizza questa fase per essere più efficienti. Riguardo la possibilità di realizzare una piattaforma logistica, la stessa  per essere competitiva deve ospitare la parte conclusiva  del processo produttivo come packaging e stoccaggio,  vale  a dire operazione a valore aggiunto delegate dalle fabbriche, altrimenti diventa solo un costo aggiuntivo. 
“Le aree interne sono ricche di risorse intrinseche da esprimere e per farlo hanno bisogno del supporto delle istituzioni. Spiega Amedeo Lepore Assessore Regionale alle Attività produttive. Con questo obiettivo abbiamo messo in campo molte attività per sostenere il sistema produttivo ed in particolare quello sannita. Siamo nella fase di esame delle domande del bando sull’alluvione che sarà avviata proprio nei prossimi giorni  per l’utilizzo dei 20 milioni messi a disposizione. Abbiamo chiuso il bando competitività al quale abbiamo destinato oltre 100 milioni di euro per tutta la regione. Abbiamo adottato misure trasversali che sono attualmente in atto quali il credito d’imposta sugli investimenti che in Campania è stato finanziato consistentemente. Abbiamo approvato un provvedimento sulla decontribuzione delle nuove assunzioni con la realizzazione di 8000 nuove assunzioni. Siamo soddisfatti della risposta ottenuta sui bandi per le aree di crisi non complessa e la vivacità imprenditoriale campana è testimoniata anche dai risultati ottenuti con i contratti di sviluppo, come ad esempio quello della Nestlè. Abbiamo un programma di investimento destinato al potenziamento della banda ultralarga che vedrà oltre 170 milioni destinati al potenziamento di questa infrastruttura di rete. Insomma stiamo mettendo in campo misure importanti rivolte alla promozione delle aree della Campania ed in particolare indirizzate allo sviluppo di filiere produttive strategiche”
Rosario Del Vecchio Direttore Ufficio Dogane di Benevento ha sottolineato lo scarso riscorso alle procedure doganali semplificate,  strumento che le imprese hanno a disposizione per adempiere alle formalità doganali direttamente in azienda. Nel Sannio, al momento, solo una realtà ricorre a questo strumento. 
Costantino Boffa – consigliere del Presidente Regione Campania linea ferroviaria Napoli –  Bari, ha fornito gli aggiornamenti sullo stato dell’arte dell’opera infrastrutturale dell’alta capacità/velocità Napoli Bari. Boffa ha ricordato che sono stati appaltati per un totale di 750 milioni di euro  i lavori dei primi due lotti dell’opera. Si tratta dei lotti  Napoli Cancello e Cancello Frasso telesino.
E prevista la conferenza di servizi tra fine settembre ed inizio ottobre 2017  per i successivi lotti già coperti finanziariamente che sono:  Frasso Telesino – Telese ,  Telese-  San Lorenzo Maggiore per un totale di 660 milioni di euro, unitamente al lotto Apice stazione Irpina per un importo di 960 milioni di euro.