Confindustria, Boccia: Aeroporto di Salerno, non possiamo più aspettare. E arriva la proroga

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in foto Vincenzo Boccia presidente Confindustria

“Noi siamo laici, né con De Luca né contro De Luca, siamo per l’aeroporto. Se lo fate quanto prima, ci fate un favore”. A dirlo, il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, riferendosi allo scalo di Salerno-Costa d’Amalfi e intervenendo all’assemblea pubblica di Confindustria Salerno. Al Governo il leader degli industriali domanda: “non è che adesso, per fare un dispetto al governatore della Campania che è di un’altra parte politica, non lo fate?”. Per il numero uno di viale dell’Astronomia, la realizzazione del Costa d’Amalfi “sarebbe un grande capolavoro di opera omnia, di come le istituzioni sono vicine ai cittadini di un territorio”. Quindi, il richiamo di Boccia “al buonsenso e alla responsabilità” perché l’aeroporto di Salerno, collegato all’aeroporto di Napoli, tra le altre cose, riuscirebbe ad “attrarre anche i nostri clienti per l’industria salernitana e non solo di tutte le aree interne ed esterne per avere una grande regione che accoglie e che attrae investimenti”. Il tema delle infrastrutture per Boccia è centrale per dare lo slancio necessario al Paese. Lo rimarca parlando della Tav Lione-Torino che, tiene a evidenziare, “è un cantiere non un progetto” per dire che “costa 9 miliardi di cui 3 li mette la Comunità europea, 3,5 li mette l’Italia e 3 i francesi. Di questi, 1,5 miliardi è stato già speso”. E si chiede: “Secondo voi, se domani mattina per magia bloccassimo questa opera perché la ritenessimo insostenibile, nonostante 3 miliardi ci arrivano dalla Comunità europea e attiverebbero 50mila posti di lavoro a regime per 900 milioni di euro di stipendi, noi poi alle europee ai francesi dobbiamo restituire questi soldi oppure non c’è penale oppure non c’è problema tanto 500 milioni li abbiamo spesi e non c’è problema, un po’ di tunnel che abbiamo fatto e stiamo patti e pace?”. Un eventuale stop alla realizzazione della Torino-Lione sarebbe una “cosa fuori dal mondo”, conclude. Le parole di Boccia hanno come effetto quello di far rinviare di un anno, dal Governo, il termine ultimo per concedere le autorizzazioni ancora mancanti e far ottenere così alla società di gestione i 40 milioni di euro previsti dall’allora decreto Sblocca Italia per allungamento della pista e altri interventi.