“E’ innegabile che i redditi sotto i 35 mila euro stiano soffrendo. Allora dobbiamo intervenire in modo serio. E non è con i 200 euro una tantum che si risolve il problema, perché con una bolletta sono già finiti”. Lo dice il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, al Festival dell’Economia di Trento. “E’ opportuno abbassare il costo del lavoro e mettere i soldi in tasca agli italiani. E questo è strutturale, le risorse ci sono. Non fosse altro che questo Paese paga 1.000 miliardi di spesa pubblica”.
Reddito minimo, no alla demagogia
Sul reddito minimo Bonomi dice che “bisogna capire se si vuole costruire un sistema serio e strutturato, altrimenti facciamo demagogia”. Il presidente di Confindustria fa riferimento ad alcune voci specifiche:
– salario minimo per quei settori che non hanno contratti;
– salari minimi tabellari previsti dai contratti collettivi nazionali;
– trattamento economico collettivo collegato al Welfare.