“Sono totalmente d’accordo con la posizione del Presidente Draghi per una decisa accelerazione sul green pass nei luoghi di lavoro. E’ necessario da un lato mettere in sicurezza i lavoratori e dall’altro garantire la continuità dei processi produttivi, gettando le basi per una crescita importante. Il green pass costituisce una misura di rispetto nei confronti della collettività”. Così, con Adnkronos/Labitalia, il presidente di Confindustria Campania, Luigi Traettino, commenta le parole di ieri del premier Mario Draghi in conferenza stampa. “L’obbligo vaccinale? Anche in questo caso sono in perfetta sintonia con il premier. Non appena l’Ema e l’Aifa daranno parere favorevole, dobbiamo partire con l’obbligo della vaccinazione per tutti, puntando con decisione all’immunità di gregge. Al momento i vaccini, assieme naturalmente alle misure di protezione quali la mascherina e il distanziamento, sono l’unica arma davvero efficace per contenere il Covid e per accelerare verso il ritorno alla normalità”. Così, con Adnkronos/Labitalia, il presidente di Confindustria Campania, Luigi Traettino, commenta le parole di ieri del premier Mario Draghi in conferenza stampa. “L’obbligo sarebbe una misura fondamentale per far ripartire le aziende, mettendo in sicurezza l’intero processo produttivo”.
Imprese in ripresa ma servono riforme
“Le imprese campane? Naturalmente hanno risentito delle conseguenze dell’effetto Covid, che ha fatto seguito ad un periodo pre-crisi che era già molto complicato – ha detto Traettino, riferendosi alla situazione attuale delle imprese campane -. In alcuni settori, penso al turismo, nel 2020 la Campania ha subito un calo di fatturato rispetto all’anno precedente che ha raggiunto l’80%. Tuttavia, la situazione attuale appare migliorata, come testimoniato dai dati pubblicati recentemente dal Rapporto Svimez, che prevede una crescita del pil 2021 del 4,2% per la Campania”. “Cosa servirebbe alle nostre imprese per fare un ulteriore scatto? Una seria riforma della pubblica amministrazione, che snellisca i percorsi burocratici e accorci drasticamente i tempi delle procedure. In questo senso sono ottimista, in quanto il Pnrr ci impone delle riforme organiche della giustizia, del fisco e, più in generale, della burocrazia. Le imprese non chiedono sussidi, ma tempi certi per la realizzazione di investimenti”.