Confindustria Caserta, al Tarì tavolo con Federorafi e Federpreziosi sul futuro del comparto

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Nella giornata di chiusura della quattro giorni di Mondo Prezioso, a Marcianise il Mondo Orafo Italiano si è dato appuntamento per un importante momento di dialogo e condivisione, focalizzato sui temi di maggiore attualità per l’intero comparto.

In due distinti momenti, si sono svolti il Consiglio Direttivo di Confindustria Federorafi, presieduto dalla presidente Ivana Ciabatti e salutato dal vicepresidente di Confindustria Caserta Beniamino Schiavone, e un incontro di Federpreziosi, alla presenza del presidente Aquilino e di molti esponenti dell’associazione nazionale che riunisce il mondo del dettaglio orafo italiano.

A dare il benvenuto agli ospiti, provenienti da tutta Italia, il presidente del Tarì Vincenzo Giannotti.

Al termine dei due incontri, un tavolo comune ha favorito il confronto sulle priorità del sistema orafo con particolare riferimento al mercato interno.

Dopo un’ampia analisi delle azioni sviluppate dalle due organizzazioni per la tutela della professione e per lo sviluppo del business dei propri associati è stata sottoscritta una lettera congiunta per il Ministero dell’Interno in materia di semplificazione e deciso di avviare tavoli comuni per monitorare i cambiamenti del mercato e promuovere le azioni da intraprendere.

Sostenuto dalla comune visione dei presidenti di Federorafi Confindustria e Federpreziosi Confcommercio, nonché di tutti gli intervenuti, il presidente Giannotti ha così introdotto il tavolo comune: “L’incontro delle due principali Federazioni rappresentanti del Mondo Orafo Italiano nel nostro polo di Marcianise ha rappresentato un importante momento di confronto, una nuova opportunità per riflettere sulle esigenze dell’intera filiera orafa”.

“E’ ora di agire con concretezza e  con rinnovata determinazione”, ha auspicato Ivana Ciabatti, mentre Giuseppe Aquilino ha ribadito: ”La sfida oggi è quella di fare rete tutti insieme, valorizzando ognuno le proprie eccellenze e identità, affinché le aziende di produzione e la realtà del dettaglio sappiano promuovere un dialogo costruttivo e lungimirante”.