Confindustria, è l’ora di Bonomi: eletto presidente con il record di consensi

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in foto da sinistra Vincenzo Boccia e Carlo Bonomi

Confindustria si compatta intorno a Carlo Bonomi: l’assemblea privata ha infatti eletto all’unanimità il numero uno di Assolombarda alla guida degli Industriali per il prossimo quadriennio. Per la prima volta, a incoronare il presidente non è stata la tradizionale riunione a Roma, slittata all’autunno a causa della pandemia. Il voto, come già avvenuto per la designazione del consiglio generale e l’approvazione della squadra, si è tenuto online: nella sede dell’associazione, in viale dell’Astronomia, c’erano l’uscente, Vincenzo Boccia, e il neopresidente, che lascia la guida della sezione lombarda ad Alessandro Spada fino al rinnovo delle cariche, nella primavera 2021.Per Bonomi un voto compatto, 818 sì, nessun no e una sola scheda nulla – con una partecipazione pari al 94,13 per cento degli aventi diritto al voto, e una percentuale record dei consensi espressi pari al 99,9 – dopo la sfida vinta contro Lucia Mattioli 123 voti a 60 alla designazione da parte del consiglio generale dello scorso 16 aprile. Ad affiancarlo una squadra composta da 10 vicepresidenti elettivi: Barbara Beltrame, con delega all’internazionalizzazione; Giovanni Brugnoli, con delega al Capitale umano; Francesco De Santis, con delega alla Ricerca e Sviluppo; Luigi Gubitosi, con delega al Digitale; Alberto Marenghi, con delega all’Organizzazione, allo Sviluppo e al Marketing Associativo; Maurizio Marchesini, con delega alle Filiere e alle Medie Imprese; Natale Mazzuca, con delega all’Economia del Mare e al Mezzogiorno; Emanuele Orsini, con delega al Credito, alla Finanza e al Fisco; Maria Cristina Piovesana, con delega ad Ambiente e Sostenibilità; Maurizio Stirpe, con delega al Lavoro e alle Relazioni Industriali. A questi componenti si aggiungono i 3 vicepresidenti di diritto: Carlo Robiglio, presidente della Piccola Industria; Alessio Rossi, presidente dei Giovani Imprenditori; Vito Grassi, presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali. Bonomi ha voluto per sé le deleghe al centro studi, all’Europa e alle politiche industriali.Nel suo intervento, Bonomi è tornato a criticare il pregiudizio anti imprese di cui, come aveva già espresso ad aprile, è responsabile anche la politica, sottolineando la necessità di tornare a insistere con forza sul progetto Industria 4.0, puntando contemporaneamente sulla sostenibilità ambientale e senza dimenticare la necessità di nuove forme contrattuali su cui si spera ci sarà un onesto confronto con governo e sindacati. Bisogna ripartire con lo spirito di un Dopoguerra in cui l’Italia può farcela, può recuperare il Pil perduto: per farlo però è necessario insistere sulla ripresa e questo non può non passare per la necessità di una riduzione strutturale del maxi debito italiano così da rientrare nei parametri medi europei. “Nei giorni scorsi ho avuto modo di scambiare con lui qualche impressione e sono certo che saprà guidare Confindustria con la concretezza e l’energia tipica di noi lombardi – dice il governatore Attilio Fontana – La presidenza di Bonomi è anche un riconoscimento al saper fare impresa della Lombardia”.

in foto Vincenzo Boccia