Confindustria, rapporto sul Mezzogiorno. Lepore: Confermati i segnali di ripresa

59
Il rapporto di Confindustria-Srn “Check Up” Mezzogiorno conferma i forti segnali di ripresa del Mezzogiorno mettendo l’accento su alcuni dati che mostrano una prima inversione di tendenza di carattere strutturale. In particolare emerge una crescita attesa del PIL dell’intero Mezzogiorno per l’anno in corso dell’1,3% , così come sono positivi i dati relativi all’esportazione, alla maggiore solidità delle imprese, all’industria meccanica e a un sia pur lento miglioramento dell’occupazione. Inoltre il credito d’imposta, con le modifiche apportate dal Governo, ha spinto gli investimenti delle imprese. La Regione Campania è quella che in Italia ha maggiormente cofinanziato e sostenuto la misura del credito d’imposta, e che rispetto a un investimento complessivo di 1,878 mld ha visto realizzarsi la quota largamente più consistente degli investimenti totali con oltre 802 mln (pari a circa il 43% del totale investito).La Campania, grazie anche alle iniziative realizzate dalla Giunta De Luca per lo sviluppo delle imprese e delle attività economiche, ha registrato le migliori dinamiche relative alle imprese attive e alle società di capitali, con il passaggio da oltre 473.000 imprese attive nel primo trimestre del 2016 a oltre 477.000 nel primo trimestre del 2017 (+1%), e con il passaggio da oltre 97.000 società di capitali nel primo trimestre 2016 a oltre 103.000 nel primo trimestre del 2017 (+6,3%) .
Va sottolineato, poi, l’aumento del numero degli occupati, dato che pone la Campania in posizione di maggior recupero rispetto a tutte le altre Regioni meridionali. Anche per gli indicatori di competitività regionale, pur partendo da un dato molto basso dell’intero Mezzogiorno dovuto ai pesanti effetti della crisi, la Campania mostra una perfomance particolarmente positiva per la competitività relativa ai due ambiti della stabilità macroeconomica e delle infrastrutture. Infine, vi sono dati confortanti per le imprese giovanili , per quelle femminili , e soprattutto, per la presenza dell’industria meccanica che risulta notevolmente dinamica in Campania, con il 27,2 % delle imprese complessive e il 28,2% degli occupati totali. I dati sull’esportazione mostrano una crescita del 2,9% tra il 2016 e il 2017. Infine anche il numero dei laureati in materie scientifiche, le imprese che utilizzano la banda larga, le presenze turistiche, il numero di imprese in possesso del “rating di legalità” sono tutti aspetti significativi della crescita dell’economia campana.
“Il Rapporto trimestrale di Confindustria-SRM sull’economia del Mezzogiorno – dichiara l’assessore alle attività produttive Amedeo Lepore – indica che i sintomi di ripresa dell’economia Campana, e in particolare delle imprese industriali, proseguono anche nei primi mesi del 2017. Questo è un segnale molto confortante che, pur non nascondendo il permanere di criticità causate dalla crisi economica di questi anni, dà ragione al dinamismo del tessuto produttivo regionale e a una dinamica di cambiamento che può, soprattutto attraverso l’attrazione di nuovi investimenti e la crescita dell’occupazione, promuovere lo sviluppo strutturale tenacemente perseguito dal Presidente De Luca”.