Confitarma: Registro internazionale, bene l’adeguamento agli standard Ue. Così si favorirà l’occupazione

57
in foto Mario Mattioli (fonte foto Imagoeconomica)

“L’Italia ha pienamente recepito gli standard di bandiera europei in merito alla disciplina sul  Registro Internazionale in una apposita sezione del Decreto aiuti ter approvato venerdì scorso  dal Governo. Questo risultato, lungamente atteso, equipara le condizioni operative delle flotte di bandiera  europea restando fermo il requisito centrale del radicamento sul territorio nazionale da parte di  soggetti non italiani interessati a fruire della norma”.  E’ quanto si legge in una nota diffusa da Confitarma, la Confederazione italiana degli armatori. “Questa norma, che di fatto anticipa tematiche che avrebbero dovuto essere affrontate ad inizio  2023 in sede di rinnovo della scadenza del Registro Internazionale, favorisce – prosegue la nota – l’occupazione  della gente di mare ed il consolidamento aziendale delle imprese di trasporto marittimo radicate  in Italia”.
Questo positivo risultato per lo sviluppo della Blue Economy è da attribuire, rileva con soddisfazione Confitarma, anche “alla proficua  collaborazione tra le rappresentanze delle imprese armatoriali italiane e la Direzione Generale  per il Trasporto Marittimo del Mims ed alla determinazione del Ministro Giovannini a cui va  il riconoscimento dell’intero settore”.
“In attesa della pubblicazione del DL, della successiva conversione in Legge e dei decreti  attuativi, si auspica – conclude la nota – che il processo innovativo della norma sul Registro Internazionale dia  ulteriore spinta al processo di sburocratizzazione e semplificazione delle procedure che  governano l’operatività delle navi di bandiera Italiana al fine di eliminare il gap amministrativo  che continua a permanere nei confronti delle flotte registrate nei registri UE/SEE.”