Consiglio dei ministri dell’OSCE a Milano si conclude con decisioni congiunte su economia, ambiente e spese militari

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Il 25 ° Consiglio dei ministri dell’Organizzazione per la Cooperazione e la Sicurezza in Europa (OCSE) di Milano, che segna il termina del mandato di turno della guida politica italiana svolto nel 2018 con un dinamico protagonismo del Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale, si conclude con costruttive decisioni e dichiarazioni in tutte dimensioni della più grande organizzazione regionale per la sicurezza nel mondo in materia di sicurezza, da quella politico-militare a quella economica, ambientale e umana, concordate dagli Stati partecipanti. Con due ministri che si sono susseguiti alla presidenza nell’anno della guida politica italiana “l’Osce – ha evidenziato il Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi nella conferenza stampa conclusiva del Consiglio Ministeriale con l’omologo Mirsolav Lajcak della Slovacchia, che subentra alla presidenza per il 2019, e con il segretario generale Osce Thomas Greminger, – ha contribuito a mantenere aperto il dialogo tra tutti i partecipanti di tanti paesi seduti attorno a questo tavolo che possono avere punti di vista anche molto diversi, ma ugualmente riuscendo ad avere un dialogo attivo e spesso costruttivo”, con l’Osce che si conferma a Milano “foro di scambio di opinioni, discussioni franche e molto dirette tra paesi”, ha aggiunto Moavero Milanesi. In particolare, parlando nel merito dei tre settori, militare, economico-ambientale e diritti umani, in cui si articola la vocazione alla tutela della sicurezza dell’Osce, rispetto al primo punto il ministro Moavero Milanesi ha sottolineato l’impegno dell’Italia per la sicurezza del Mediterraneo, con il risultato di essere riusciti a porre il tema al centro del dibattito politico internazionale, conferendo alla dimensione mediterranea una sua valenza anche al fine di un corretto regolamento dei flussi migratori e per contrastare il fenomeno dei foreign fighter; mentre sul secondo ha fatto riferimento ad una dichiarazione adottata sull’economia digitale e il forte accento sul contrasto alla corruzione. Sull’ultimo l’attenzione italiana è stata centrata sui diritti delle donne e loro inclusione nella società, sul contrasto ad anti-semitismo e sulla persecuzione per motivi religiosi. Per la prima volta dopo 26 anni l’Osce ha trovato un consenso unanime per un’ importante decisione per la libertà, il pluralismo e la sicurezza dei giornalisti che per la loro attività corrono rischi di carattere persecutorio ha annunciato, in particolre, Moavero Milanesi. “Questa può sembrare una decisione scontata, ma in 26 anni non era mai accaduto. Da oggi è stata adottata all’unanimità”, ha sottolineato. In particolare, le dichiarazioni conclusive del Consiglio Ministeriale sono relative, per le questioni transdimensionali, al rafforzamento della sicurezza e della cooperazione nel Mediterraneo, alle decisioni sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e sulla lotta al traffico di minori, in particolare i minori non accompagnati, al riconoscimento del contributo degli sforzi dei giovani per la pace e la sicurezza. Di non minor rilievo anche una dichiarazione a sostegno dei continui progressi nel processo dei negoziati di Transnistria nel formato “5 + 2” (Moldavia, Transnistria, Osce, Ucraina e Russia, più Usa e Ue come osservatori). La Transnistria è una piccola Repubblica autonoma, difatti uno stato indipendente dal 1991, con moneta, polizia e forze armate ma senza alcun riconoscimento internazionale. Storicamente è un’enclave russa dentro la Repubblica di Moldova. Nella dimensione politico-militare, gli Stati hanno accettato di sostenere ulteriormente il lavoro dell’OSCE nell’affrontare la minaccia rappresentata dalle armi di piccolo calibro e leggere e dalle scorte di munizioni convenzionali. In quella economico e ambientale, c’è stata una dichiarazione che riconosce l’economia digitale come motore per la cooperazione, la sicurezza e la crescita e una decisione su come sviluppare il capitale umano nell’era digitale, mentre la decisione sul rafforzamento della sicurezza dei giornalisti è diventata la prima decisione adottata dagli stati nella dimensione umana dal 2014.

N.R.