Consolati contro il femminicidio

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106 morti nel solo anno 2018; dichiarandola la strage delle donne: “
Il femminicidio come tutti i reati di genere è un reato contro tutta l’umanità. Non possiamo rimanere inermi e per questo motivo, grazie al sostegno di tante donne e uomini del mondo diplomatico oggi numerosissimi, abbiamo voluto lanciare questo appello a difesa delle donne a conclusione del mese dedicato alle donne”, ha dichiarato Gennaro Famiglietti Console di Bulgaria a Napoli e Presidente dell’Istituto di Cultura Meridionale, in apertura del confronto “Tra Tolleranza ed Emergenza. Femminicidio : le ragioni di un fallimento” che ha visto protagonisti Forze dell’Ordine, magistrati,
diplomatici, istituzioni e associazioni “su una delle tematiche più drammatiche che l’attualità ripropone costantemente e che ci impone di interrogarci sui motivi di tale
emergenza”, ha dichiarato il Console di Bulgaria Gennaro Famiglietti,
Presidente dell’Istituto di Cultura Meridionale e Coordinatore
Nazionale Fenco (Federazione nazionale dei consoli) che ha organizzato
l’iniziativa e ha ricordato la drammatica vicenda della ragazza violentata a San Giorgio a Cremano e la condanna di un avvocatessa iraniana a oltre cento frustate e a 38 anni di carcere per aver difeso i diritti delle donne. “Siamo molto impegnati su questo fronte e attendiamo anche un adeguato apparato normativo oggi non del tutto adeguato per poter essere ancor più efficaci nella tutela dei cittadini”, ha osservato il questore Antonio De Iesu.
L’assessore regionale Franco Roberti ha sottolineato “la necessità di affrontare la questione femminicidio in maniera forte perché non possiamo più tollerare questa strage di donne cui stiamo assistendo”. Un cambio di rotta auspicato anche da Valeria Valente, presidente che ha chiesto di lavorare soprattutto su “un nuovo approccio culturale perché non basta la repressione come vuole questo governo ma bisogna affrontare le tante questioni che riguardano le donne come il codice rosso, il revenge porn in maniera differente e strutturale”. Drammi purtroppo diffusi in tutto il mondo, come sottolineato dall’ambasciatrice del Nicaragua Monica Robelo Raffone secondo la quale “dobbiamo punire con forza chi commette questi reati”.
Tra i tanti presenti c’erano Maria Antonietta Troncone Procuratore di S. Maria Capua Vetere, Beya Ben Abdelbaki, Console Generale della Repubblica di
Tunisia, Carmela Pagano Prefetto di Napoli, Sandro Fucito, Presidente
Consiglio Comunale di Napoli, la professoressa Annamaria Colao, la
professoressa Angela Procaccini, il Console Gennaro Danesi. Infine è stato ricordato che “nel 2018 ben 106 donne sono state uccise, una ogni 72 ore, prima causa di morte violenta e denunciamo anche una grave mancanza di formazione nelle scuole perché è da qui che bisogna partire”, ha dichiarato Giovanna Fiume, Presidente Associazione Donne a Testa Alta.