Consulenti del lavoro, nel 2018 600 mln in più per tredicesime

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Roma, 24 dic. (Labitalia) – Ammonta a 21,5 miliardi di euro, 600 milioni in più rispetto al 2017, il volume complessivo di tredicesime erogato quest’anno ai 14,7 milioni di dipendenti del settore privato extraagricolo, ad esclusione di apprendisti e dirigenti. A fornire questi numeri sono i consulenti del lavoro che, assistendo ogni giorno oltre un milione e mezzo di imprese e gestendo circa otto milioni di rapporti di lavoro, si trovano nel mese di dicembre a gestire anche i pagamenti delle tredicesime. L’aumento del volume 2018 della tredicesima mensilità aggiuntiva – spiegano i consulenti del lavoro – è determinato prevalentemente dall’effetto congiunto degli incrementi contrattuali (che mediamente, rispetto all’anno precedente, hanno fatto crescere le retribuzioni dell’1,6%) e da un incremento dei dipendenti privati di circa l’1,2%.

L’importo medio della tredicesima erogata dai datori di lavoro ai lavoratori nel mese di dicembre sarà pari a 1.459 euro (24 euro in più rispetto al 2017), con un’ampia forbice fra operai e impiegati. I 6,1 milioni di operai avranno a disposizione una tredicesima pari a 1.267 euro, con un incremento di soli 9 euro rispetto al 2017, mentre gli 8,6 milioni di quadri e impiegati percepiranno 330 euro in più rispetto agli operai, con una tredicesima mensilità media pari a 1.597 euro (in aumento di 36 euro rispetto all’anno precedente).

Analizzando poi il volume complessivo delle tredicesime per regione di residenza del lavoratore, si nota che in Lombardia si concentra il 21,2% del totale delle tredicesime del 2018. Un dato che si deve all’alto numero di occupati dipendenti e agli stipendi più alti della Regione rispetto alla media nazionale (circa 94 euro in più). A seguire la Regione Lazio (2,3 miliardi) e il Veneto (2 miliardi).