“Conte portaci la fattura”, il ‘caso Alpa’ nel mirino delle Iene

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Roma, 20 gen. (AdnKronos) – “Presidente Conte, vuoi essere trasparente al 100 per cento? Allora portaci quella fattura…”. E’ l”appello’ che la Iena Antonino Monteleone rivolge al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, circa la fattura emessa per avere difeso insieme con Guido Alpa, nel 2002, l’Autorità della privacy da un ricorso della Rai. Conte e Alpa però negano da mesi di essere stati soci in affari e di avere quindi emesso due fatture separate. Di questa vicenda si occuperà la puntata di stasera delle ‘Iene’ su Italia 1.

“Ci eravamo lasciati a ottobre con Conte che diceva che c’erano fatture separate, allora – racconta Monteleone all’AdnKronos -, ci siamo rivolti al Garante della privacy chiedendo l’accesso agli atti, ma l’Autorità ci ha risposto a novembre con dieci pagine per motivare il diniego, motivazioni che il nostro avvocato ritiene paradossali. Per questo abbiamo fatto ricorso al Tar. Se si scoprisse che c’è stata una fattura unica, significherebbe che i due erano soci in affari e quindi il concorso da professore ordinario di Conte all’Università di Caserta andrebbe nel cestino perché Alpa era presidente della commissione – aggiunge Monteleone – L’avvocato Alpa alla nostra richiesta si è opposto, ma Conte, che abbiamo incontrato all’inaugurazione dell’Anno Accademico della Sapienza, ci ha detto che sono state emesse fatture separate. Alla nostra richiesta di mostrarci la sua fattura, però, è sembrato vacillare”.

“Il premier fa il ‘furbo’ – aggiunge la Iena – perché dice che la fattura è del 2002, quando invece è stata emessa e pagata nel 2010 e lui deve conservarla per dieci anni. Questa reticenza per noi è sospetta, noi siamo qui e se Conte vuole la fattura può darcela. Sull’altro fronte, quello dell’autorità, il presidente Antonello Soro ci risponde: ‘ci vediamo al Tar’. Hanno trasformato la fattura di un avvocato in segreto di Stato. Eppure si tratta di documenti emessi da un ente pubblico. Conte, vuoi essere trasparente al 100%? Allora portaci la fattura. Io sono convinto che il Tar, che si esprimerà a marzo, svelerà tutto, perché se dovesse darci torto, significherebbe stracciare via del tutto la normativa Foia (Freedom of information act del 2016, ndr)”, conclude Monteleone.