Continua l’impennata del dollaro

116

A cura di Antonio Arricale Il dollaro continua a salire contro le altre principali valute questo martedì, toccando un nuovo massimo degli ultimi quattro anni, mentre l’euro subisce un brusco calo in A cura di Antonio Arricale Il dollaro continua a salire contro le altre principali valute questo martedì, toccando un nuovo massimo degli ultimi quattro anni, mentre l’euro subisce un brusco calo in seguito alla pubblicazione dei dati che hanno rivelato un rallentamento del tasso annuo di inflazione nella zona euro questo mese. Il cambio EUR/USD ha toccato 1,2590, il minimo dal settembre 2012, per poi attestarsi in calo dello 0,63% a 1,2605. Il calo dell’euro ha seguito la pubblicazione dei dati ufficiali che hanno mostrato che il tasso annuo di inflazione nella zona euro è sceso al minimo di cinque anni dello 0,3% questo mese dallo 0,4% di agosto. Il rallentamento dell’inflazione ha alimentato ulteriormente la pressione sulla Banca Centrale Europea perché implementi nuove misure di stimolo per contenere la minaccia di deflazione nella regione, dopo l’improvvisa decisione della banca di tagliare i tassi al minimo storico il mese scorso. Un secondo report ha mostrato che il tasso di disoccupazione della zona euro è rimasto invariato all’11,5% ad agosto. L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,46% a 85,15, dopo aver precedentemente toccato il massimo di 86,20, un valore che non si registrava dal giugno 2010. Il cambio USD/JPY sale dello 0,11% a 109,60, non lontano dal massimo degli ultimi sei anni toccato ieri di 109,75. La richiesta di dollaro continua ad essere sostenuta dalle aspettative che la Federal Reserve possa presto decidere di alzare i tassi di interesse. Un report pubblicato ieri ha mostrato che i consumi delle famiglie sono aumentati ad un tasso maggiore del previsto ad agosto, segnale che la ripresa economica dovrebbe continuare nel trimestre corrente. I traders attendono il report sull’occupazione non agricola statunitense previsto per venerdì, dopo il report di agosto che è risultato poco al di sotto delle aspettative. La sterlina scende al minimo di due settimane contro il dollaro, con il cambio GBP/USD giù dello 0,22% a 1,6206. Nel Regno Unito, i dati di oggi hanno mostrato che l’economia britannica è cresciuta dello 0,9% nel secondo trimestre, in aumento rispetto alla stima preliminare dello 0,8%, mentre il tasso annuo di crescita è rimasto invariato al 3,2%. La sterlina ha toccato il massimo degli ultimi due anni contro la moneta unica, con la coppia EUR/GBP giù dello 0,41% a 0,7778. Il franco svizzero è al minimo degli ultimi 14 mesi, con il cambio USD/CHF su dello 0,59% a 0,9568. Il dollaro australiano, neozelandese e canadese sono stabili vicino ai minimi plurimensili, con il cambio AUD/USD a 0,8731 e la coppia NZD/USD a 0,7761. Il cambio USD/CAD si è attestato a 1,1168 in attesa del report mensile sul PIL canadese previsto nel corso della giornata. Borse asiatiche Sui listini prevale il segno meno Prevalenza di segni meno tra i listini asiatici, che continuano a scontare le preoccupazioni per un rallentamento dell’economia cinese e un rialzo anticipato dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Per quanto riguarda la Cina, c’è grande attesa per il PMI manifatturiero governativo in arrivo oggi, dopo la delusione per quello elaborato da HSBC. Sullo sfondo gli eventi a Hong Kong che potrebbero cambiare gli assetti geopolitici e finanziari di una delle aree economiche più dinamiche in Asia. A farne le spese è la Borsa di Hong Kong, con l’indice Hang Seng che sta lasciando sul parterre l’1,28%. A Tokyo l’indice Nikkei ha chiuso in flessione dello 0,44% a 16.102 punti mentre il più ampio paniere Topix ha ceduto lo 0,52% a 1.319 punti. Tra le altre piazze asiatiche, Seul archivia un calo dell’1,41% mentre Taiwan avanza dello 0,26%. Piatta Kuala Lumpur, in lieve rialzo Jakarta +0,15% mentre Singapore lima lo 0,25%. Più decisa Bangkok con un rialzo dello 0,44%. Dal versante macroeconomico: moderata ripresa per la fiducia delle aziende del Sol Levante, come evidenzia l’indice Tankan, stilato trimestralmente tra 10.000 gruppi manifatturieri dalla Bank of Japan. Il dato relativo al terzo trimestre 2014 mostra un incremento a +13 dal +12 del periodo precedente e contro attese degli economisti per un +10. Borsa Usa Wall Street chiude in ribasso, sugli scudi eBay A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in ribasso. Il Dow Jones ha perso lo 0,17%, l’S&P500 lo 0,28% e il Nasdaq Composite lo 0,28%. L’Indice S&P/Case Shiller, che misura l’andamento dei prezzi delle abitazioni nelle 20 principali città americane, ha evidenziato nel mese di luglio un incremento del 6,7% rispetto allo stesso periodo del 2013, lievemente inferiore alle stime degli addetti ai lavori (+7,5%) dal +8,1% della rilevazione precedente. L’Indice PMI Chicago (attività manifatturiera) nel mese di settembre è sceso a 60,5 punti dai 64,3 punti del mese precedente, risultando anche al di sotto delle attese degli addetti ai lavori, fissate su un indice pari a 61,9 punti. Il Conference Board ha annunciato che l’Indice di fiducia dei consumatori è sceso nel mese di settembre a 86 punti. Il dato e’ peggiore delle previsioni degli addetti ai lavori (92,5 punti). Rivisto al rialzo il dato di agosto a 93,4 da 92,4 punti. Sul fronte societario eBay +7,54%. Il gruppo delle aste online ha annunciato lo spin-off della divisione pagamenti PayPal. L’operazione dovrebbe completarsi entro la seconda metà del 2015. Walgreen -0,6%. Il colosso retail farmaceutico ha chiuso il quarto trimestre fiscale con un utile adjusted di 0,74 dollari per azione su ricavi per 19,1 miliardi di dollari. I dati sono in linea con le attese. Johnson & Johnson +0,08%. Il gruppo farmaceutico e dei beni di consumo ha annunciato l’acquisto della società biotech Alios BioPharma per 1,75 miliardi di dollari. Move +37,1%. News Corp ha raggiunto l’accordo per rilevare la società specializzata nell’informazione immobiliare sul Web per 950 milioni di dollari. Microsoft -0,1 7%. Il colosso dei software ha presentato il nuovo sistema operativo Windows 10. Apple +0,64%. Il gruppo di Cupertino ha annunciato che i nuovi smartphone iPhone 6 e iPhone 6 Plus saranno in vendita in Cina a partire dal 17 ottobre. Europa Borse poco mosse in avvio, acquisti su Adidas. Giù Nexans Le principali Borse europee hanno aperto la seduta poco mosse. Il Dax30 di Francoforte e l’Ibex35 di Madrid guadagnano lo 0,15% mentre il Cac40 di Parigi e il Ftse100 di Londra cedono attorno poco più dello 0,1%. Barclays +0,3%. La banca britannica prevede di tagliare 350-400 posti di lavoro e di chiudere 60 agenzie in Portogallo entro il primo trimestre del 2015. Amadeus (titolo sospeso). Il fondo pensione di Lufthansa ha avviato il collocamento del 3% del capitale della società tecnologica spagnola. Alcatel-Lucent +0,6%. Il gruppo delle infrastrutture per telecomunicazioni ha finalizzato la cessione della divisione Entreprise a China Huaxin Post & Telecommunication Economy Development Center per 202 milioni di euro. Sainsbury -0,8%. Il retailer britannico ha rivisto al ribasso le stime di vendite per l’esercizio in corso. Adidas +4%. Il gruppo dell’abbigliamento sportivo ha annunciato un piano di buy-back da 1,5 miliardi di euro. Nexans -6%. Il produttore di cavi ha lanciato un profit warning. Tesco -1,4%. Il gruppo della grande distribuzione ha annunciato che la Financial Conduct Authority ha avviato una inchiesta per approfondire lo scandalo legato alla sovrastima dell’utile che ha comportato il crollo del titolo. Italia Milano poco sopra la parità, Ftse Mib +0,10%. WDF e bancari in rialzo, ancora debole Fiat Il Ftse Mib segna +0,10%, il Ftse Italia All-Share +0,12%, il Ftse Italia Mid Cap +0,35%, il Ftse Italia Star +0,27%. Ieri sera l’S&P 500 ha terminato a -0,28%, il Nasdaq Composite a -0,28%, il Dow Jones Industrial a -0,17%. I future sui principali indici USA al momento sono in parità. Buona partenza per WDF (+2,2% a 9,25 euro) che supera le resistenze di area 9,10 euro e si propone per la riattivazione del rally partito nella prima metà di agosto verso 9,45 in prima battuta e quindi sui massimi primaverili a 10,30 circa. In verde i bancari con Banca MPS (+0,8%), Banc o Popolare (+1,6%) e Mediobanca (+0,9%) in evidenza: l’indice FTSE Italia Banche segna +0,7%. Positiva anche Banca Carige (+2,5%) dopo che ieri il cda ha deciso di accogliere la richiesta di Apollo Management Holdings di prorogare l’esclusiva delle trattative per la cessione degli asset assicurativi fino al 15 ottobre. Acquisti su Trevi Finanziaria Industriale (+2,8%): ieri la divisione TREVI, specializzata nei servizi di ingegneria del sottosuolo, ha acquisito commesse in Medio Oriente per circa 84 milioni di dollari. Fiat (-1,9%) perde ulteriore terreno dopo la flessione di ieri causata dalle possibili ripercussioni dell’indagine sul trattamento fiscale agevolato in Lussemburgo per Fiat Finance and Trade della Commissione Europea e dal profit warning di Ford. Sono attesi per oggi dopo la chiusura del mercato i dati sulle immatricolazioni di auto in Italia a settembre.


I dati macro attesi oggi Mercoledì Primo ottobre 2014 01:50 GIA Indici Tankan T3; 03:00 CINA Indice PMI manifatturiero set; 03:45 GIA Indice Markit PMI manifatturiero set; 09:15 SPA Indice PMI manifatturiero set; 09:45 ITA Indice PMI manifatturiero set; 09:50 FRA Indice PMI manifatturiero set; 09:55 GER Indice PMI manifatturiero set; 10: 00 EUR Indice PMI manifatturiero set; 10:30 GB Indice PMI manifatturiero set; 14:15 USA Nuovi occupati (ADP) set; 15:45 USA Indice Markit PMI manifatturiero set; 16:00 USA Indice ISM manifatturiero set; 16:00 USA Spesa in costruzioni ago; 16:30 USA Scorte settimanali petrolio e derivati