Contraffazione: la storia, c’è chi dice no in un libro-denuncia

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Napoli, 30 ago. (Labitalia) – Contraffazione? C’è chi dice no, anche con un libro. E’ il caso di Ornella Auzino, pellettiera e imprenditrice napoletana da generazioni, che ha deciso di raccontare la sua storia in un libro-denuncia di successo, dal titolo ‘Le mie borse. Come valorizzare Napoli, facendo l’imprenditrice quando tutti ti dicono di andare via’. Ornella parla del difficile percorso intrapreso e che l’ha portata a una rivincita virtuosa, contro il proliferare diffuso di illegalità e crimine organizzato che da troppo tempo condizionano il capoluogo campano.

“L’azienda di famiglia di Auzino -si legge- nasce negli anni ’70, un periodo particolarmente florido per la moda e che consente un’affermazione così rapida sul mercato da poter introdurre una propria di linea di borse e accessori in pelle di alta fattura”.

In seguito alla crisi economica del settore, “che tra gli anni ’90 e il 2000 ha letteralmente decimato il mercato del reparto tessile – ricorda – sia a livello nazionale che cittadino, l’impresa si trova improvvisamente a dover fronteggiare una mancanza di committenze pressoché totale”. “Iniziano così anni di lavoro in qualità di terzista -racconta- a cui fanno seguito, per necessità di sopravvivenza, impiego e produzioni di semilavorati realizzati sottocosto; nel 2013, sull’onda di pagamenti mancanti a fronte di lavori effettuati, l’azienda rischia di chiudere in maniera definitiva”.

Ma Ornella Auzino, sottolinea, “non è donna che si lascia sopraffare dalle avversità, e con spirito guerriero decide di ridare nuova linfa al marchio di famiglia, e con esso all’immagine della città di Napoli”.

“Sfidando la corruzione dilagante – avverte – e cercando nuova clientela al di fuori dei confini, sfruttando anche le immense potenzialità offerte dal mercato online, è riuscita in pochi anni a trasformare un’esperienza di probabile fallimento in una storia in cui trionfano competenza ed onestà”.

Pelletteria Top, il suo brand, “si è imposta sul mercato della moda grazie a una qualità altissima – spiega – che si riversa sulle sue creazioni artigianali, che hanno riscosso successo tra alcuni dei più altisonanti mostri sacri dello stile come Gucci e Prada, che sono oggi divenuti suoi committenti”. “L’ascesa di Auzino non rappresenta solamente un riscatto personale, ma addirittura collettivo”, conclude.