Contributi per la stampa italiana all’estero: domande entro il 31 gennaio 2018

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Diventa operativo, con l’accesso in Gazzetta ufficiale, il Dpcm del 15 settembre 2017 che riguarda l’accesso ai contributi per il sostegno alla stampa italiana diffusa all’estero previsti dalla legge Editoria.

Chi può accedere agli aiuti

Il Dpcm si applica a partire dai contributi relativi all’anno 2018 e riguarda iquotidiani italiani editi e diffusi all’estero e quelli editi in Italia e diffusi all’estero in misura non inferiore al 60% delle copie complessivamente distribuite, nonchè quelli editi esclusivamente in formato digitale che raggiungono una percentuale di utenti unici mensili all’estero non inferiore al 60% del numero totale di utenti unici mensil; i periodici italiani editi e diffusi all’estero e quelli editi in Italia e diffusi all’estero in misura non inferiore al 60% delle copie complessivamente distribuite.

Come partecipare
Le imprese editrici di quotidiani e periodici editi e diffusi all’estero devono presentare le domande di ammissione al contributo, corredate della documentazione indicata nel decreto, all’ufficio consolare italiano di prima categoria territorialmente competente per il luogo della sede legale dell’editore. Tale ufficio, verificatane la completezza, trasmette le domande al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Le imprese editrici di quotidiani e periodici editi in Italia e poi diffusi prevalentemente all’estero, invece, possono presentare le domande e la relativa documentazione direttamente al Dipartimento per l’informazione e l’editoria.

Scadenza
La scadenza per la presentazione delle istanze è fissata al 31 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento del contributo per le imprese editrici di quotidiani, mentre il termine per le imprese editrici di periodici è fissato al 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento del contributo. Il procedimento per la concessione del contributo si conclude nel caso dei quotidiani entro il termine del 28 febbraio dell’anno successivo a quello di presentazione della domanda, mentre per i periodici termina entro il 31 ottobre dell’anno in cui la domanda è presentata.