Cooperazione, laureandi campani d’Ostetricia in Africa sub-Sahariana

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Dopo il successo dello scorso anno, prende il via la seconda edizione del progetto “Prima le mamme e i bambini. 1.000 di questi giorni” sottoscritto dalla Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica e dal Cuamm medici con l’Africa per inviare 10 studenti laureandi del corso di laurea in ostetricia nei Paesi dell’Africa sub-Sahariana in cui opera il Cuamm. In poco meno di un mese sono pervenute alla Fnopo ben 35 candidature da parte di studenti laureandi di diversi atenei italiani: Milano Bicocca, Perugia, Cattolica Sacro Cuore di Roma, Firenze, Università della Campania Vanvitelli, Modena e Reggio Emilia, Siena, Parma, La Sapienza, Trieste e Verona. Tra loro ne sono state stati selezionati 10. Secondo le stime fornite dal Cuamm, ogni anno in Africa sub-Sahariana muoiono 265 mila donne a causa del parto e 1.2 milioni bambini perdono la vita nel loro primo mese. A questi dati se ne aggiunge un altro altrettanto drammatico relativo alla malnutrizione: un bambino ogni tre, al di sotto dei cinque anni, è denutrito, così come una donna incinta su tre. Condizione che li rende ovviamente più esposti al rischio di malattia e morte. “Si tratta di realtà in cui le condizioni di vita, in particolare per le donne in gravidanza e il nascituro, sono estremamente precarie” affermano i vertici della Fnopo.