Corea Del Sud-Napoli, nasce l’asse per lo sviluppo

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La settimana della cultura coreana e si e’ conclusa all’Istituto Denza con la proclamazione del primo Consolato della Corea del Sud a Napoli.  Gia’ uno
standing ovation al  Maschio Angioino per un “O sole mio” dal sapore decisamente orientale, aveva fatto presagire alla gioia diffusa e soddisfazione per tale istituzione: l’inno della canzone napoletana nel mondo e’ stato eseguito da sette maestri coreani.
Non e’ la prima volta che la lirica dimostra di essere anello di congiunzione internazionale tra la passione dei popoli e la nostra cultura, e.
sono numerosi i musicisti e i cantanti che vengono a formarsi in Italia. 
Nella mattinata del 7 Giugno e’ stato  inoltre aperta al pubblico e fino al 22 giugno nelle sale Vesevi del maschio Angioino,  la mostra “Viaggio nei territori della carta” , in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Roma. Nel corso della manifestazione i visitatori possono partecipare a diverse attività – laboratori, come il poter indossare il costume coreano Hanbok, creare un ventaglio tradizionale personalizzato o realizzare uno specchietto portatile con decori in carta Hanji.
A testimoniare cosi’ la volontà di creare un legame strutturale tra Napoli e il Paese asiatico, e’ stato inaugurato nel pomeriggio  il Consolato Onorario della Repubblica di Corea a Napoli presso l’Istituto Denza (via Discesa Coroglio, 9) dall’Ambasciatore della Repubblica di Corea in Italia e dal neo Console Onorario della Repubblica di Corea a Napoli  Dario Scalella.
È un onore aver ricevuto questa onorificenza – sottolinea il neo ConsoleOnorarioDario Scalella – che mi porterà a rappresentare, in tutti i suoi aspetti, i valori e le tradizioni di una delle culture più influenti dell’Estremo Oriente. Questa nomina consentirà di intensificare e approfondire le relazioni tra la Campania e la Repubblica di Corea.Oggi, in particolare, le grandi città svolgono un ruolo importante nella diplomazia delle politiche internazionali e gli uffici consolari onorari rappresentano un punto di riferimento indiscutibile, non solo per garantire assistenza ai cittadini stranieri, ma anche per sviluppare amicizia e cooperazione fra realtà diverse. Per questo motivo, la costituzione di un consolato della Corea qui a Napoli riveste un significato fortemente simbolico nelle future relazioni fra i due Paesi.”
Dario Scalella è Presidente e Amministratore di K4A SpA (Costruzioni Aereonautiche) nonché Presidente e Amministratore delegato di Chain Scarl (Campania Helicopter and Airplane Industry Network), Oki con 30 aziende aderenti e circa 1.500 addetti. È Amministratore e Socio Unico della Dareco Surl, società che si occupa di temporary management, formazione e consulenza. È membro del Board della Jiangxi Deli Helicopter Industrial Co., Ltd  Joint Venture (JV) in Jingdezhen, Jiangxi, People’s Republic of China, costituita nel 2014 tra K4A SpA e Jiangxi Changxing Aviation Equipment Corporation.
Precedentemente ha ricoperto numerosi incarichi presso società pubbliche e private di dimensioni rilevanti in qualità di manager. Come imprenditore ha effettuato investimenti nel campo dei servizi e della produzione.
Trascorre il tempo libero tra Taekwondo (disciplina in cui ha vinto anche per l’Italia la prima medaglia in un campionato del mondo nel 1982 in Ecuador), massaggio terapeutico tradizionale orientale e musica classica e leggera. E’  ” Jump, spettacolo comico di arti marziali acrobatiche che e’ stato al centro della giornata del 7 Giugno, presso il Piazzale del Maschio Angioino.
Ambientato in una tipica casa coreana che accoglie una famiglia non altrettanto tipica, “Jump” è un’inedita performance messa in scena da nove artisti specialisti di Taekwondo, Taekkyun e altre arti marziali, con personalità poliedriche: il nonno particolarmente autoritario, il padre che come unico competitor riconosce solo il nonno, lo zio sempre ubriaco, la madre che si definisce la più bella ma anche la più forte, la figlia bellissima ma anche molto pericolosa, il suo fidanzato con una doppia personalità.
Questa famiglia, in continua competizione, si trova davanti a un nemico comune: due ospiti inaspettati nel bel mezzo della notte. Cosa succederà ai ladri sprovveduti che pensavano di trovare una normale famiglia immersa nel sonno? Riusciranno ad uscire vivi da questa casa?
A introdurre lo spettacolo e’ stata  una performance di Taekeondo in collaborazione con la Federazione Italiana di Taekwondo , in programma: dopo l’esibizione , l’Istituto Culturale Coreano ha consegnato all’Istituto “Denza” materiale didattico di Taekwondo, offerto dalla TPF – Taekwondo Promotion
Fondation. La donazione e’ stata effettuata dall’Ambasciatore della Repubblica di Corea S.E. Jonhyun Choi al Rettore dell’Istituto.
La Corea e’ uno dei territori più distanti da noi. Eppure è proprio con una parte della penisola – la Corea del Sud – che l’Italia e l’Europa hanno stretto rapporti economici e politici tra i più intensi al mondo.
Seul è stata infatti la prima capitale di un grande Paese industrializzato a siglare un accordo di libero scambio (Free trade agreement – Fta) con l’Ue nel luglio 2011. Da allora, l’interscambio Ue-Corea del Sud è in continuo aumento, anche perché dal 1̊ luglio 2016 i dazi all’importazione sono stati eliminati su tutti i prodotti ad eccezione di un numero limitato di derrate agricole.
L’interscambio bilaterale Italia-Corea del Sud è cresciuto di conseguenza negli ultimi anni. Secondo i dati Ice, nel 2010 l’interscambio complessivo era pari a 5,5 miliardi di euro con esportazioni italiane per 2,5 miliardi di euro. Nel 2015, l’interscambio è arrivato a 7,7 miliardi di euro e le nostre esportazioni sono salite oltre i 4,5 miliardi di euro, a dimostrazione del salto di qualità rappresentato dall’accordo di libero scambio.
I dati definitivi per il 2016,  lasciano intravvedere un aumento ulteriore dell’interscambio, in particolare nell’alimentare e nella moda, ma anche in settori quali automotive, macchine utensili, biomedicale e biotecnologie.
Sull’onda del successo dell’accordo con la Corea del Sud, la Ue sta finalizzando un Fta con il Giappone che si dovrebbe concludere nel 2017, ha aperto le discussioni con l’India e ha in corso negoziazioni con la Cina su un accordo sugli investimenti.
La Corea del Sud ha pertanto fatto da apripista agli accordi commerciali tra la Ue e i grandi Paesi asiatici. Seul rappresenta – dopo Giappone, Cina e India – la quarta potenza economica dell’Asia e la sesta potenza manifatturiera mondiale, avendo superato proprio l’Italia nel 2010.
Il legame tra Corea del Sud e Europa non è solo economico, ma anche politico. Seul è stata, infatti, la prima capitale sempre di un grande Paese industrializzato a siglare, nel 2015, un accordo con la Ue per la partecipazione alle missioni europee di gestione delle crisi, in particolare in Africa. Anche in questo caso, la Corea del Sud sta facendo da apripista per altri paesi asiatici.
Questa luna di miele tra Ue e Seul richia, però, di venire turbata da un terzo incomodo: Pyongyang: la  Corea del Sud si trova ora in uno stato di massima allerta, dopo i missili lanciati simultaneamente  in risposta all’inizio delle annuali esercitazioni militari congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud, che da quarant’anni si tengono solitamente in questo periodo e che Pyongyang vede come delle vere e proprie prove di invasione.
Allo stesso tempo, Usa e Corea del Sud hanno trovato un accordo per l’installazione dello scudo missilistico Thaad (Terminal High Altitude Area Defense), che avrà il compito di neutralizzare la minaccia missilistica nordcoreana. Il test simultaneo di inizio marzo ha accelerato i piani di dispiegamento, a tal punto che le prime componenti dello scudo missilistico sono già arrivate a Seul. 
Di fronte alla minaccia nord-coreana e al dispiegamento del Thaad, non c’è molto che l’Europa e l’Italia possano fare, se non ricordare la ferma condanna alle provocazioni provenienti da Pyongyang e l’auspicio che si trovi una soluzione che garantisca pace e stabilità alla penisola coreana.