Coronavirus, certificati di malattia +110% tra 8 e 14 marzo

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ROMA (ITALPRESS) – Dal 2 febbraio all’11 aprile le certificazioni di malattia pervenute all’Inps, da parte dei lavoratori dipendenti dei settori privato e pubblico, hanno fatto segnare una crescita del 14% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Il dato è la sintesi di un aumento del 23% nel pubblico e un calo dell’8% nel privato. E’ quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Polo unico malattia dell’Inps. In particolare, nella settimana tra l’8 e il 14 marzo l’aumento è stato del 110%, mentre nella settimana successiva la crescita è stata del 59%. Dal 29 marzo al 4 aprile le certificazioni segnano un calo del 28% e la settimana successiva del 45%. Dal punto di vista territoriale si registrano variazioni significative: in particolare, su un totale di 823.000 certificati differenziali nelle dieci settimane del 2020 rispetto alle medesime del 2019, circa il 90% arriva dalle regioni settentrionali (731.000 in tutto), e più della metà di questi (423.000) sono pervenuti dalla Lombardia, seguono l’Emilia Romagna e il Piemonte con più di 100.000 certificati in più rispetto ai certificati registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. La settimana in cui è iniziato il lockdown, cioè quella che va dall’8 al 14 marzo è quella che presenta le variazioni maggiori rispetto alla baseline costituita dal 2019: a fronte di un incremento medio nazionale nel 2020 superiore al doppio (110%), per la Lombardia tale variazione arriva al 176% e rimane sopra al doppio anche nella settimana successiva (+124%). Un andamento simile si registra anche in Piemonte, seppur più attenuato (+136% e 101%) e in Liguria, Valle d’Aosta ed Emilia-Romagna.
(ITALPRESS).