Coronavirus, dal Consorzio Costa del Vesuvio appello alle Pmi: Ripensiamo insieme il futuro del turismo

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In foto Angelo Pica

di Francesco Bellofatto

Il turismo rischia di essere uno dei settori maggiormente falcidiati dalla pandemia, con cali di fatturato per molte aziende e un deciso cambio delle abitudini alla fine sella fase di contenimento. L’Osservatorio sui bilanci del Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti, in considerazione del blocco delle attività in marzo e aprile, e di una graduale ripresa, prevede per le attività ricettive e di ristorazione italiane un calo di fatturato di 16,7 miliardi, con un -44,1 per cento dei ricavi rispetto al 2019. Nel dettaglio, secondo l’Osservatorio, le strutture ricettive italiane perderanno 7,7 miliardi (-54 per cento), mentre il comparto della ristorazione si prevede un calo di 8,3 miliardi (-37 per cento). A livello regionale la Campania risulterebbe penalizzata con un calo di fatturato complessivo di oltre 1,2 miliardi (527 milioni per il settore alberghiero e 724 milioni per la ristorazione).
Con la “fase tre” di uscita dall’emergenza, la ripresa del settore sarà all’insegna del turismo di prossimità, con l’esplorazione di posti e meraviglie vicine alla propria residenza.
In questo scenario Costa del Vesuvio, il Consorzio che riunisce gli operatori del turismo e dei servizi che condividono obiettivi di sviluppo del territorio vesuviano, lancia un appello al mondo turistico per lavorare insieme sul futuro del settore, con una piattaforma di idee e di proposte per guardare oltre la fase emergenziale.
“Sappiamo che dietro ogni impresa o attività turistica ci sono persone, imprenditori e dipendenti, liberi professionisti, volontari di associazioni – sottolinea Angelo Pica, presidente del Consorzio -, ognuno dei quali rappresenta un pezzo importante della nostra economia turistica, perché sono capaci di creare valore, benessere, cultura dell’ospitalità, posti di lavoro e rigenerazione urbana, nonostante le difficoltà che spesso si incontrano”.
In previsione dell’uscita dall’emergenza, il Consorzio invita gli operatori vesuviani a unire le forze per la realizzazione di progetti e offerte culturali orientate a catalizzare l’attenzione sulle grandi potenzialità attrattive dell’area, per valorizzarne le capacità ricettive in un’ottica di sostenibilità ambientale, economica e socio-culturale.
“Gli operatori sono portatori sani di coraggio e determinazione – aggiunge Luca Coppola, amministratore delegato del Consorzio – in un settore che più di tutti rappresenta la vocazione naturale di un territorio che ospita i Siti Unesco di Pompei, Oplontis, Ercolano, Stabiae e il Parco Nazionale del Vesuvio, un Distretto Culturale e Naturalistico unico al mondo. Dobbiamo lavorare tutti insieme per ridefinire il futuro di questa vocazione, assieme a quello di molte realtà produttive del turismo e dell’indotto”.
Costa del Vesuvio offre l’adesione gratuita al Consorzio, per il raggiungimento di quattro obiettivi condivisi:

  1. raccogliere su un unico tavolo di lavoro le idee e le proposte degli operatori;
  2. mappare il disagio diffuso, per comprendere le perdite e i rischi;
  3. rappresentare al meglio le istanze presso le Istituzioni Regionali e Nazionali;
  4. proporre un nuovo modello di turismo e di offerta turistica integrata.

Per aderire al Consorzio inviare una e-mail su info@costadelvesuvio.it specificando l’ambito in cui si opera e le proposte operative.