Coronavirus: imprenditori Padova a governo, fondi per ristabilire reputazione territori

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Padova, 27 feb. (Labitalia) – “L’epidemia sanitaria merita la massima attenzione, senza però dimenticare l’emergenza economica che si è creata” e ora occorrono “fondi straordinari per il sostegno al rilancio delle imprese di tutti i settori economici”, fondi “da utilizzare per ristabilire la reputazione di questi territori che meritano di essere tutelati e promossi”. E’ l’appello che tutte le associazioni imprenditoriali di Padova hanno rivolto al governo, in relazione all’emergenza coronavirus.

Le associazioni si sono rivolte al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, al ministro dell’Economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, al Prefetto di Padova, Renato Franceschelli, al sindaco di Padova, Sergio Giordani, e al presidente della Provincia, Fabio Bui, ricordando che la provincia di Padova, “è uno dei territori più importanti del nostro Paese in termini di produzione di ricchezza; stiamo vivendo una situazione di emergenza sanitaria che ci preoccupa per il futuro delle nostre imprese, pur consapevoli che la salute pubblica sia il bene primario”.

Le associazioni ringraziano “quanti in questi giorni stanno operando per la gestione dell’emergenza che si è creata”, ma invitano “a pensare al ‘giorno dopo’ e in questo contesto abbiamo salutato con favore il decreto legge e il successivo decreto del ministero dell’Economia e delle finanze che interviene sugli adempimenti fiscali e previdenziali a carico dei contribuenti residenti nelle zone cosiddette rosse”.

“Ciò non basta: occorre -insistono gli imprenditori padovani- che tali misure siano al più presto estese a tutto il territorio provinciale e anche a quello regionale, perché è tutto il sistema economico e occupazionale ad essere messo duramente alla prova. Un sistema economico che non si è fermato, che con grande senso di responsabilità sta continuando ad operare anche se trova ostacoli alla competitività dovuti ad alcuni ostracismi, ad esempio per ciò che concerne l’accesso dei nostri lavoratori in aziende di altre regioni e anche all’estero. Per non parlare delle gravi ripercussioni sul fronte del turismo”.

“Abbiamo creato una sinergia tra la Camera di commercio e le associazioni di categoria, in stretta relazione con la Prefettura di Padova, per rappresentare e tutelare al meglio le nostre imprese. A questo fine, vi chiediamo dunque di prevedere fondi straordinari per il sostegno al rilancio delle imprese di tutti i settori economici, da gestire a livello locale con la massima efficienza, a vantaggio delle imprese e del territorio per dare un segnale concreto e immediato di fiducia a una comunità duramente colpita dalla vicenda del Coronavirus”, proseguono.

“Vi chiediamo fondi straordinari, da utilizzare per ristabilire la reputazione di questi territori che meritano di essere tutelati e promossi, oltre l’emergenza contingente, perché dotati di un patrimonio straordinario, sia in termini artistico culturali che imprenditoriali. Ci impegniamo affinché la Camera di commercio svolga appieno il proprio ruolo al servizio del tessuto economico, d’intesa con la Regione e gli Enti locali”, chiedono gli imprenditori di Padova.

“A tal fine, chiediamo che venga sbloccata la capacità di spesa promozionale dell’Ente camerale, stoppata dall’ultima legge di stabilità, e che la Camera di commercio possa essere individuata quale veicolo sul territorio per la gestione dei fondi straordinari. Il sistema economico di Padova e del Veneto non si deve e non si vuole fermare e le nostre imprese sono ben consapevoli delle misure precauzionali da adottare ma, al tempo stesso, non vogliono essere ghettizzate e bloccate nella loro attività che vale oltre il 10% del Pil nazionale”, avvertono.

Infine, gli imprenditori confermano “il massimo impegno a fianco del governo e di tutte le forze politiche e sociali regionali, perché questa emergenza venga presto superata, certi che la coesione e il patrimonio sociale delle nostre terre vinceranno senza ombra di dubbio anche questa sfida”.

I firmatari della lettera sono Antonio Santocono, presidente della Camera di commercio di Padova, Matteo Toniolo, vicepresidente dell’Appe-Associazione provinciale pubblici esercizi, Patrizio Bertin, presidente veneto di Confcommercio Imprese per l’Italia e presidente di Ascom Padova, Leopoldo Destro, presidente di Assindustria Venetocentro-Imprenditori Padova e Treviso, Diego Calzavara, per associazione Artigianato Padovano Piccole e Medie Imprese-Casartigiani Padova, Roberto Betto, presidente di Cia Padova, Luca Montagnin, presidente Cna Padova, Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova, Renzo Cavestro, direttore di Confagricoltura Padova, Carlo Valerio, presidente di Confapi Padova, Roberto Boschetto, presidente Confartigianato Imprese Upa Padova, Carlo Favaron, per Confcooperative Padova, Maurizio Francescon, direttore Confesercenti del Veneto Centrale, e Italo De Rossi, presidente Fit Federazione italiana tabaccai di Padova.