Coronavirus, ricercatori della Federico II nel consorzio italiano che punta al bando Ue da 10 mln

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Un consorzio pubblico-privato a trazione italiana partecipa al bando europeo Horizon 2020 per contrastare l’emergenza del coronavirus. Al bando hanno aderito 99 realtà a livello europeo (aziende, centri di ricerca e università). L’assegnazione del bando – del valore 10 milioni di euro – è prevista entro un mese (ampliabile a 2), a seguito del’analisi delle proposte di progetto pervenute. Il consorzio italiano, guidato da Dompé farmaceutici, aggrega 18 istituzioni e centri di ricerca in 7 Paesi europei.
L’assegnazione può riguardare anche più soggetti. La finalità è sia la cura dei pazienti sia trovare una soluzione terapeutica. Il consorzio pubblico-privato Exscalate4CoV (E4C) che ha partecipa al bando della Commissione Europea per progetti di ricerca sul Coronavirus nell’ambito del programma quadro Horizon 2020. Obiettivo primario di Exscalate4coronavirus (E4C) è di sfruttare le potenzialità di supercalcolo integrate con le migliori competenze scientifiche in ambito life-science presenti in Europa per fronteggiare al meglio e in tempi rapidi situazioni di pandemia di interesse sovranazionale. Fulcro del progetto è Exscalate (EXaSCale smArt pLatform Against paThogEns), il sistema di supercalcolo – High Performance Computing, Structure-Based Drug Design System – più performante a livello globale grazie alla sua «biblioteca chimica» di 500 miliardi di molecole, in grado di valutare di più di tre milioni di molecole al secondo. Il consorzio pubblico-privato italiano, guidato da Dompè farmaceutici, raggruppa realtà quali il Politecnico di Milano (Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria), Consorzio Interuniversitario Cineca (Supercomputing Innovation and Applications), Università degli Studi di Milano (Dipartimento di Scienze Farmaceutiche), Università Federico II di Napoli, Università degli Studi di Cagliari, Istituto Nazionale Di Fisica Nucleare (Infn), l’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani e Chelonia Applied Science. Il consorzio si propone di individuare i farmaci più sicuri e promettenti per il trattamento immediato della popolazione già infetta a cui seguirà l’individuazione di molecole capaci di inibire la patogenesi del coronavirus per contrastare i contagi futuri.