Correzione per i metalli industriali, rame e nichel perdono oltre il 2% a Londra

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Il punto della mattinata. Il Ftse Italia All-Share segna +0.82%, Ftse All-Share Capped +0.84%, Ftse Mib +0.90%, Ftse Italia Mid Cap +0.20%, Ftse Italia Small Cap +0.19%, Ftse Italia Star -0.01%, Ftse Aim Italia -0.19%. 
Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in ribasso. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,3%, il Cac40 di Parigi lo 0,2% e il Ftse100 di Londra lo 0,4%.

Il rendimento del Bund decennale è stabile allo 0,22%, quello del BTP scende di 6 bp al 2,05% (-4 bp per il Bono spagnolo all’1,55%). Lo spread scende di 6 bp a 184.

Bancari Italia in recupero: FTSE Italia Banche +1,3%, EURO STOXX Banks +0,4%. 

Banca MPS (+4,4%) rimbalza dopo il crollo di ieri. Il messaggero scrive che il cda potrebbe riunirsi giovedì dopo incontri con investitori istituzionali a Londra, Parigi, Francoforte e New York. Il quotidiano aggiunge che la Qatar Investment Authority sembra intenzionata a siglare un accordo non vincolante per partecipare all’aumento di capitale con un miliardo di euro.

In rialzo UniCredit (+0,9%): secondo quanto riportato dal Messaggero sono state recapitate a nove banche internazionali le lettere di invito a partecipare al consorzio di garanzia per l’aumento di capitale. Si parla di un’operazione da ben 13 miliardi di euro comprensiva della conversione di bond, ma la cifra potrebbe calare in relazione a quanto arriverà dalle dismissioni di asset.

Oggi giornata ricca di dati macro (vedi calendario in basso). Intanto, l’Ufficio Federale di Statistica Destatis ha reso noto che i prezzi alle importazioni in Germania nel mese di ottobre sono aumentati dello 0,9% su base mensile e sono diminuiti dello 0,6% su base annuale, un valore negativo ma pur sempre migliorativo del 2,6% rilevato ad agosto e dell’1,8% in settembre. Le attese degli analisti erano fissate su un incremento mensile pari allo 0,6%. 
In Francia L’Insee ha reso noto che il dato preliminare del Pil relativo al terzo trimestre è cresciuto dello 0,2% su base trimestrale, dopo la flessione dello 0,1% vista nel trimestre precedente.

Il dato è in linea alla precedente stima. La spesa per consumi a ottobre è cresciuta più del previsto a +0,9% (rispetto a settembre) contro il +0,4% indicato dal consensus. 
In Spagna l’istituto di statistica Ine ha comunicato che a novembre l’inflazione (dato preliminare armonizzato ai parametri europei) si è attestata allo 0,5%, in linea con il mese precedente e con le attese degli analisti. 

Attenzione rivolta, ovviamente, anche ai dati diffusi negli Usa dove la crescita del PIL del T3 dovrebbe essere rivista leggermente, al 3,0% dal 2,9% del dato preliminare. Poiché la spesa e la fiducia dei consumatori sono solidi, la crescita continuerà a un ritmo moderato. 
L’economia USA dovrebbe continuare a crescere, anche se il percorso è diventato un po’ incerto, considerando che la proposta di spesa fiscale di Trump potrebbe far accelerare la crescita USA dello 0,3-0,4% nel 2017. Il presidente della Fed di New York oggi  terrà un discorso sulla crescita economica in Porto Rico, non sono previsti commenti sull’attuale politica monetaria USA. 
Infine, la fiducia dei consumatori dovrebbe salire a 100,00 punti, dopo il marginale calo registrato a ottobre, a 98,6 punti. La solidità della fiducia dei consumatori dovrebbe sostenere la crescita del PIL. 

Borse asiatiche

Alla riapertura degli scambi la tendenza in Asia rimane ribassista. Sul fronte valutario il dollaro è in frenata e il conseguente rafforzamento dello yen (nonostante nella seconda parte della seduta l’andamento si sia invertito) spinge in declino la piazza di Tokyo.

Il Nikkei 225 ha perso lo 0,27% appesantito soprattutto dai titoli dei grandi esportatori (il peggiore è stato il colosso della grande distribuzione d’abbigliamento Fast Retailing). L’indice più ampio Topix limita ad appena lo 0,07% la sua perdita ma il marginale declino è sufficiente a mettere fine alla striscia di sedute consecutive di apprezzamento, che si ferma a dodici (terza più lunga dal 1986 secondo i dati di Bloomberg).

Sul fronte macroeconomico, in ottobre spesa delle famiglie e vendite retail hanno segnato l’ottavo mese consecutivo di declino, ma per entrambe le statistiche la performance è in miglioramento e meno negativa di quanto stimassero gli analisti. Seoul riesce invece a virare in positivo proprio in chiusura (anche se il Kospi guadagna appena lo 0,01%) dopo che la presidente sudcoreana Park Geun-hye ha dichiarato che si rimetterà alle decisioni del Parlamento, dicendosi pronta a dimettersi dall’incarico, in seguito allo scandalo che la vede coinvolta da diverse settimane.

Sul fronte delle materie prime, il petrolio perde circa l’1% a causa delle tensioni tra i membri dell’Opec che nei prossimi giorni dovrebbero implementare il taglio alla produzione deciso in settembre. Netta correzione per i metalli industriali (rame e nichel perdono oltre il 2% a Londra) dopo una striscia di cinque sedute in rally. Tra questi scivola anche lo zinco, che lunedì aveva toccato in intraday il prezzo più elevato dall’ottobre 2007. 
Le perdite generalizzate dei titoli del settore a Sydney spingono in declino dello 0,13% l’S&P ASX 200 in chiusura di giornata.

Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 hanno invece guadagnato lo 0,18% e lo 0,82% rispettivamente. Ancora in negativo lo Shenzhen Composite, deprezzatosi dello 0,77% al termine delle contrattazioni. In calo anche Hong Kong: l’Hang Seng perde intorno allo 0,10% (performance simile anche per l’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China, si muove invece sulla parità).

Borsa Usa

La Borsa di New York ha chiuso la prima seduta della settimana in calo. Il Dow Jones ha perso lo 0,28%, l’S&P 500 lo 0,53% e il Nasdaq Composite lo 0,56%. Dopo i record della scorsa settimana sui mercati azionari Usa sono scattate le prese di beneficio. Torna a salire il petrolio in vista del vertice dell’Opec del prossimo 30 novembre. Il Wti ha guadagnato il 2,21% a 47,08 dollari al barile.

I dati macro attesi oggi
Martedì 29 Novembre 2016

00:30 GIA Tasso di disoccupazione ott;

00:30 GIA Spesa per consumi ott;

00:50 GIA Vendite al dettaglio ott;

08:00 GER Indice prezzi importazioni ott;

08:45 FRA PIL finale trim3;

08:45 FRA Spesa per consumi ott;

09:00 SPA Inflazione preliminare nov;

10:30 GB Credito al consumo ott;

14:00 GER Inflazione preliminare nov;

14:30 USA PIL (2a stima) trim3;

15:00 USA Indice S&P-Case/Shiller (prezzi abitazioni) set;

15:15 USA Intervento Dudley (FOMC, Fed);

16:00 USA Indice fiducia consumatori (Conference Board) nov;

18:40 USA Intervento Powell (FOMC, Fed).