Cospito, il Garante rompe il silenzio: L’anarchico sta male, va trasferito subito. Appelli da Calenda e Verdi

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in foto Alfredo Cospito

“In questi mesi il Garante nazionale dei detenuti ha seguito con attenzione la vicenda di Alfredo Cospito, in sciopero della fame dal 20 ottobre 2022, anche effettuando due visite. Lo ha fatto – si legge in una nota – in maniera continua e costante, evitando tuttavia di prendere posizioni pubbliche, se non per informare sulle condizioni di salute di Cospito e sulle proprie preoccupazioni per una situazione in progressivo deterioramento. Oggi, anche a seguito di notizie circa un aggravamento del suo stato di salute, il Garante nazionale decide di rompere il silenzio per chiedere, questa volta pubblicamente, che Alfredo Cospito sia trasferito con urgenza in una struttura in grado di garantire un immediato intervento di carattere sanitario in caso di situazioni di acuzie, rischio, peraltro, elevato dato il forte stress a cui è sottoposto da mesi il suo organismo. Il carcere di Sassari, infatti, non è dotato di un centro clinico interno e nel territorio limitrofo non vi sono strutture sanitarie in grado di assicurare eventuali interventi urgenti con la dovuta sicurezza. Il Garante nazionale ricorda che la tutela della salute di chi è nella disponibilità dello Stato, in quanto privato della libertà personale, è responsabilità dell’Amministrazione che lo ha in carico e ritiene che un trasferimento di Alfredo Cospito non sia più procrastinabile. Il Garante nazionale auspica altresì – nel pieno rispetto delle Istituzioni che si stanno occupando della vicenda – che si giunga in tempi rapidi a una soluzione che permetta che sia posto fine allo sciopero della fame che prosegue ormai ininterrotto da cento giorni”.

L’appello del Garante dei detenuti è condiviso pubblicamente da Luigi Manconi, che in una lettera sula Stampa, chiede un intervento del Papa. Anche dala politica arrivano altre importanti prese di posizione come quelle di Carlo Calenda che oggi, alla trasmissione Tagadà su La7, ha dichiarato: “Il 41 bis è un carcere particolarmente duro e questo signore, anche se ha commesso atti gravi, non ha nulla a che vedere con quel regime carcerario ed è malato, va trasferito. Lo Stato deve essere duro ma non fa morire le persone in carcere”.
E i capogruppo di Senato e Camera dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro e Luana Zanella scrivono: “Ogni giorno che passa Alfredo Cospito rischia la vita. Continuano gli appelli per una soluzione prima che accada l’irreparabile. Facciamo nostro l’appello del garante nazionale Mauro Palma affinché Cospito sia trasferito in una struttura in grado di garantire interventi sanitari nel caso le condizioni di salute si aggravassero ulteriormente. È in gioco non solo la vita di una persona, di per se importantissima, ma l’umanità e la forza delle istituzioni e del Paese”. Lo affermano i capogruppo di Senato e Camera dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro e Luana Zanella.