Costruzioni,manifesto C’è Milano da fare

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(ANSA) – MILANO, 9 MAR – ‘C’è Milano da fare’ è il titolo del manifesto con cui il mondo delle costruzioni ha elaborato idee e proposte concrete sul futuro della città. Il manifesto, presentato a Milano, si rivolge ai candidati sindaco di tutti gli schieramenti. E’ promosso da Assimpredil-Ance, Assolombarda, Assoimmobiliare, Federabitazione-Confcooperative, LegaCoop. Tra i punti da cui partire, quello della “rigenerazione urbana” e della “rigenerazione della macchina amministrativa”. “Il rapporto pubblico-privato è la leva strategica su cui lavorare – ha spiegato il presidente di Assimpredil-Ance, Marco Dettori -.
    Serve un cambio di cultura che privilegi programmazione e controllo”. Il manifesto guarda anche alla Città metropolitana e al suo sviluppo, “nell’ottica di rendere efficiente il sistema delle infrastrutture – ha sottolineato il vice presidente di Assolombarda, Alvise Biffi -. Expo ha dato un forte impulso al potenziamento della mobilità. Servono collegamenti sempre più integrati per rendere Milano ancora più attrattiva”.
   

(ANSA) – MILANO, 9 MAR – ‘C’è Milano da fare’ è il titolo del manifesto con cui il mondo delle costruzioni ha elaborato idee e proposte concrete sul futuro della città. Il manifesto, presentato a Milano, si rivolge ai candidati sindaco di tutti gli schieramenti. E’ promosso da Assimpredil-Ance, Assolombarda, Assoimmobiliare, Federabitazione-Confcooperative, LegaCoop. Tra i punti da cui partire, quello della “rigenerazione urbana” e della “rigenerazione della macchina amministrativa”. “Il rapporto pubblico-privato è la leva strategica su cui lavorare – ha spiegato il presidente di Assimpredil-Ance, Marco Dettori -.
    Serve un cambio di cultura che privilegi programmazione e controllo”. Il manifesto guarda anche alla Città metropolitana e al suo sviluppo, “nell’ottica di rendere efficiente il sistema delle infrastrutture – ha sottolineato il vice presidente di Assolombarda, Alvise Biffi -. Expo ha dato un forte impulso al potenziamento della mobilità. Servono collegamenti sempre più integrati per rendere Milano ancora più attrattiva”.